Ah che Luce d’Alba illuminante è lo spumante di Lugana secondo Montonale

Ah che Luce d’Alba illuminante è lo spumante di Lugana secondo Montonale

Il colore? Giallo paglierino dai riflessi brillanti. I profumi? Sentori di fiori bianchi, pesca gialla e agrumi, ben si accompagnano a note balsamiche e di lievito di pane si fanno sentire senza stonare.

Il sapore in bocca? Su tutto, ben amalgamato a freschezza, mineralità, ampiezza e sapidità arrivano e restano sfumature dense di pesca nettarina. Il perlage? Fine e delicato.

Queste le essenziali, ma particolarmente indicative, note organolettiche relative al Luce d’Alba, vale a dire lo spumante (illuminante e sorprendente) di Lugana, quindi ottenuto esclusivamente da uve Turbiana con vendemmia manuale, secondo la cantina Montonale. Chapeau!

Cosa abbinarci?

Bolle d’autore illuminanti, per certi versi piacevolissimamente squarcianti, sì il Metodo Classico Brut, Millesimato 2014, è assai versatile e si sposa bene assai con antipasti sfiziosi a base di pesce e piatti saporiti.

Pure coi salumi tuttavia non delude, anzi, sa incantare senza stancare, e … beh, coi piatti della tradizione gastronomica bresciana, luccio in concia bresciana soprattutto, il Luce d’Alba incanta e non stanca.

Particolare non indifferente: i grappoli di Turbiana destinati a dare questo gioiello dell’enologia del Garda, ecco vengono vendemmiati praticamente all’Alba. Ne segue una soffice spremitura e … udite, udite, un riposo sui lieviti in bottiglia di almeno 30 mesi.

stefano mauri

 

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