Angelo vs John, uomini di pace e contrapposizioni inutili nella Città Giocattolo

Angelo vs John, uomini di pace e contrapposizioni inutili nella Città Giocattolo

Due uomini stanno seduti comodamente uno a fianco all’altro su una panchina bianca immacolata, in un parchetto chissà dove.

“Com’è che abbiamo solo dieci anni di differenza e io sembro tuo nonno?”. “Angelo che ti devo dire, è solo come ci immaginano. A te è rimasta addosso l’immagine da vecchio e fragile con cui hai chiuso la tua vita terrena, a me quella da frikkettone quarantenne di quando mi hanno sparato in fronte”. “Hai ragione John, solo l’estremo bisogno di farsi delle immagini e dei simboli per ricordarci. E perché ci troviamo qua assieme a parlare?”, “Chiedi ai tuoi cari concittadini, diciamo così, che stanno per inscenare la più stupida delle contrapposizioni che si potesse immaginare”, “Dici che succederà? Io credo di no alla fine dai, alla fine siamo così uguali io e te. Durante la nostra vita terrena abbiamo parlato quasi sempre delle stesse cose no? Pace tu e pace io”.

I due si guardano. John fa spallucce e poi si sistema gli occhialetti tondi. “Che ti devo dire Angelo. Spiegaglielo tu che io non li conosco. Non puoi apparire in sogno tipo al sindaco o a qualche assessore e dire la tua?”, “Smettila dai, non è il caso di scherzare. Ma tu come la vedi? Che cosa dovrebbero decidere?”.

John si fa serio, guarda Angelo e davvero non sa che dire, “ma cosa vuoi che mi importi di uno sputo di piazza in un buco del culo di città. E tua se ci tieni”, poi ci ripensa, “dai so già che stai per sgridarmi per l’uso delle parolacce e il menefreghismo. Riformulo. L’idea mi aveva fatto piacere, Città Giocattolo o New York quando qualcuno fa qualcosa per ricordarti è sempre bello. E ricorda che io manco da già da più tempo di te. Poi è venuta fuori questa stupida contrapposizione”.

Angelo sorride, “e se la chiamassimo piazza Angelo e John uomini di pace? Sai che bomba. La notizia finirebbe di certo su tutti i giornali. Un vescovo e un rocker accumunati nella stessa targa per lo stesso valore. Diamo alla pace una opportunità”. “Che fai mi citi adesso? Va bene che dicevo di essere più famoso del principale una volta. Ma non esageriamo che poi qualcuno si incazza”.

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