Antonaccio tra Vinitaly, Giunta Bonaldi, stampa, Maretti e Lambrusco & Tortelli

Antonaccio tra Vinitaly, Giunta Bonaldi, stampa, Maretti e Lambrusco & Tortelli

Fotografo amatoriale, quindi FotoAmatore, appassionato, nonché opinionista e collaboratore di varie testate mediatiche, Mike Antonaccio è, tra le altre cose, reduce dall’ennesimo Vinitaly Bestiale. E volentieri, parlando di tutto, ecco con lui abbiamo scambiato quattro chiacchiere …

Come è andato il Vinitaly quest’anno?

Bene, o meglio … benissimo. Ho fatto tante fotografie squarcianti, in particolare mi sono emozionato negli spazi fieristici delle cantine Mesa, La Valle, Fina, Masi, Antinori, Montonale e Sgreva.

Senti ma tu i Tortelli Cremaschi li mangi?

Sì e li abbino al Lambrusco di Caleffi, eccellenza enologica della provincia di Cremona…

E come vedi la realtà attuale nel Granducato del Tortello?

Crema, rispetto ad esempio a cittadine limitrofe quali Treviglio e Lodi va al rallentatore, alla moviola. E la Giunta Bonaldi continua, come nei suoi primi 5 anni di governo, mah a vivere prevalentemente nel Palazzo, isolata, senza parlare con la gente.

Vedi insomma amministratori staccati dalla quotidianità?

Sì e ti faccio due esempi: viale Repubblica presenta varie problematiche, pur non essendo una giungla, di decoro e ordine pubblico. Ecco sarebbe bello se assessori e consiglieri della maggioranza, ogni tanto si facessero vedere, per parlare coi residenti, da quelle parti cittadine. Discorso analogo per l’affaire piazza Garibaldi: un pochino di dialogo non guasterebbe. Troppo facile parlare direttamente e sul posto solo in prossimità di tornate elettorali, no?

Aprono poi bar e locali sulle rive del fiume Serio, ma altrettante location chiudono o faticano. E a Crema manca una vera trattoria ove spendendo il giusto si possa mangiare normalmente. Mi fai dire anche una cosa sui mass media cremaschi?

Prego…

Il quotidiano cartaceo La Provincia non ha concorrenza, ma manca di incisività penetrante, non riesce a fare opinione. E … manca come acqua al deserto, in ambito provinciale, un settimanale in grado di fare e dettare tendenza. Io avrei pure il nome di un giornalista che potrebbe dirigere un’eventuale nuova pubblicazione.

E chi sarebbe?

Matteo Maretti, cronista di razza…

Stefano Mauri

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