Bordo sul San Domenico: 5 stelle e Rifondazione fanno male alla città per calcolo politico

Bordo sul San Domenico: 5 stelle e Rifondazione fanno male alla città per calcolo politico
L’attacco che i Cinque Stelle stanno conducendo verso la Fondazione San Domenico, a cui si è aggregata Rifondazione Comunista, è chiaramente un’azione di discredito verso una delle migliori realtà che operano nel nostro territorio.  Ovviamente chiunque, soprattutto un consigliere comunale, ha il diritto di conoscere il funzionamento e l’uso delle risorse pubbliche da parte questa istituzione anche se, grazie ad una oculata gestione, presenta un bilancio in attivo; tuttavia pare di capire che da parte dei consiglieri pentastellati il punto sia un altro: ottenere lo scalpo del Presidente Strada.
Un’operazione scellerata, dettata da manovre pre elettorali, a cui si è aggregato, sempre per le stesse logiche, un gruppo, o parte di esso, di maggioranza. Ricordo bene il lavoro profuso, da consigliere comunale della prima Amministrazione Ceravolo, nel far rinascere il teatro in Città: non possiamo permettere che questa realtà venga così infangata. Da chi poi? Da quei consiglieri grillini che sostengono a spada tratta il sig. Domenico Baronio, membro del CdA del San Domenico.
Ma stiamo parlando dello stesso signore che all’inizio del suo mandato esigeva di avere per se la delega al Folcioni, la nostra scuola di musica, dove lavora suo genero?
Stiamo parlando dello stesso consigliere che da un anno a questa parte non si è più presentato alle riunioni del Consiglio?  Stiamo parlando dello stesso personaggio che, da membro del Consiglio di amministrazione, più volte – e anche recentemente – ha proposto che venissero affidati contratti onerosi per il suo gruppo musicale?
E questo sarebbe un comportamento corretto? Da un partito che urla “onestà! onestà!” nelle piazze? Non v’è nulla di corretto in tutto ciò piuttosto è chiaro un conflitto di interessi che, fortunatamente, è stato bloccato dalla fermezza degli altri componenti del CdA. Il mio auspicio è quindi che il Consiglio Comunale di Crema faccia chiarezza e pulizia in tempi brevi, per il bene del San Domenico e per il bene della Città.
Franco Bordo
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