Cabini tra economia, arte, cultura: “Il 2019? Anno duro, per svoltare serve qualità”

Cabini tra economia, arte, cultura: “Il 2019? Anno duro, per svoltare serve qualità”

Imprenditore illuminato (l’Icas è Eccellenza Cremasca da esportazione da tanti anni), past president dell’Associazione Industriali di Cremona e della Fondazione San Domenico, esteta, appassionato d’arte, mecenate e presidente della Fondazione Adi Compasso d’Oro: questo e tanto altro ancora è il dottor Umberto Cabini, personaggio notissimo nel Granducato del Tortello e … soprattutto persona impegnata, informata, innamorata di Crema e del Cremasco. E con lui, volentieri, di economia, cultura e attualità siamo tornati a scambiare quattro chiacchiere.

Per quanto riguarda l’Icas (azienda attiva nella produzione di arredamenti e arredi per farmacie, ottica e punti vendita di Vaiano Cremasco e attiva in tutto il mondo, ndr) come vanno le cose?

Il periodo è delicato, tecnicamente siamo in recessione, quindi, specificando che spero di sbagliarmi, prevedo un 2019 duro, denso di insidie e abbastanza interlocutorio. E anche parlando con colleghi imprenditori e confrontando i vari indici e le previsioni per l’immediato futuro, mah… non vedo rosa, generalizzando, se guardo  avanti. Per affrontare al meglio queste difficoltà attraverso la qualità e l’innovazione contiamo di approcciarci al domani e alle sue sfide appunto con nuove idee innovative. E… sì abbiamo già pronti nuovi espositori moderni da mettere sul mercato per diversificare la produzione.

Con Luxotica prosegue la collaborazione?

Sì è una grande realtà internazionale attiva nell’occhialeria, nonché un cliente, un interlocutore importante per noi. Da anni interagiamo con loro.

Sei impegnato in prima persona nel recupero dell’AustroUngarico a Crema…

Esattamente Icas sponsorizzerà il progetto, teso a recuperare l’AustroUngarico portato avanti dagli studenti del corso “Geometri” dell’istituto Pacioli. Del resto riportare in vita quello scorcio cittadino è un mio vecchio pallino, un mio disegno datato e abbozzato pionieristicamente 25 anni fa allorquando organizzai, con l’artista Gianni Maccalli da quelle parti, la mostra “Fragile”. Nelle vesti di presidente del teatro proposi poi di realizzare nello storico ex mercato il nuovo ingresso del San Domenico con bar e foyer accoglienti. E ora darò, daremo una mano agli studenti affinché presentino, all’amministrazione comunale, uno studio ad hoc per rilanciare l’AustroUngarico, spazio vitale che, senza far polemica, merita qualcosina in più di un container adattato a bar, no? Pensiamo a come migliorerebbe Crema se poi piazza Trento e Trieste venisse chiusa al traffico e i locali avessero l’opportunità di vivere appieno e densamente gli spazi all’aperto.

Domenica a Soncino si inaugura ArtiDesignImpresa…    

Finalmente per la prima volta Icas riesce a collaborare a questa importante sinergia tra aziende, la splendida, vivace città di Soncino Borgo artistico illuminato che adoro, la Regione Lombardia e l’Accademia di Brera.  Attraverso ArtiDesignImpresa il mondo produttivo e quello creativo si incontrano dando la ghiotta opportunità ai giovani artisti di creare, inventare e appunto conoscere le realtà produttive. E’ attraverso queste iniziative che si costruisce il futuro, un domani luminoso attento, aperto ai giovani.

A Milano sta per arrivare il più grande Museo del Design d’Europa, il Museo del Compasso d’Oro.

E’ vero, se tutto filerà liscio entro il 2020 il capoluogo meneghino, riprendendo un discorso già avviato in passato, inaugurerà questo grandissimo e straordinario spazio consacrato al design. Il sindaco Fontana e il Governatore Fontana sono determinati ad andare fino in fondo, speriamo di chiudere il tutto l’anno prossimo. Come Fondazione Adi Compasso d’Oro naturalmente crediamo molto nel museo opera indispensabile ad aprire nuovi orizzonti per una nazione e, nella fattispecie per Milano, legati indissolubilmente alla Bellezza, all’arte e al Design. Ah a maggio scadrà il mio mandato presidenziale nell’ambito dell’Adi e … lasciare con una straordinaria inaugurazione sarebbe l’ideale.

Hai già deciso di non ricandidarti?

Non sono attaccato alle poltrone, penso che uno debba affrontare al massimo il proprio interregno e quindi lasciare spazio ad altri.

Stefano Mauri

 

 

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