Casale Cremasco, Festa della Repubblica: “cari diciottenni non sprecate l’opportunità di costruire il vostro futuro”

Casale Cremasco, Festa della Repubblica: “cari diciottenni non sprecate l’opportunità di costruire il vostro futuro”

Due giugno a Casale. Costituzione consegnata ai 17 neo 18enni del paese. Ecco il discoro del rieletto sindaco Antonio Grassi:

Il 2 giugno 1946 nasceva la Repubblica Italiana voluta dai cittadini con il più importante referendum della storia del nostro Paese. 

ll 22 dicembre dell’anno seguente veniva approvata la Costituzione della Repubblica Italiana che entrava in vigore il primo gennaio 1948.

Quella che oggi il comune vi consegnerà insieme alla bandiera italiana è praticamente la stessa di allora ed è ancora attuale.

La Costituzione  è la pietra angolare sulla quale si fonda la nostra repubblica.

Referendum e costituzione sono nate dal sacrificio e dalle sofferenze di donne e uomini che credevano negli ideali di libertà e democrazia.

Oggi nel giorno della festa della Repubblica italiana il comune vi  darà la Costituzione, garanzia di quella libertà e democrazia appena citate.

Il comune ha scelto questa ricorrenza per consegnarvela perché se il referendum del 2 giugno 1946 fu una svolta per l’Italia, così i diciotto anni sono un cambiamento fondamentale per i cittadini italiani e il rispetto, senza se e senza ma, della Costituzione rientra a pieno titolo in questo cambiamento.

  A diciotto anni si diventa adulti e si acquisiscono tutti i diritti non solo per partecipare alla vita della comunità, ma anche  per determinare, con il voto, le scelte del  nostro paese.

I diciotto anni sono un momento esaltante, permettetemi magico per ognuno di noi, ma sono anche il momento dell’assunzione della responsabilità  delle nostre azioni.

I diciotto anni portano in dote diritti e doveri e impongono di  diventare  arbitri della propria vita. Non scordatelo.

Le scelte d’ora in poi sono vostre e non delegabili ad altri.  Non cercate alibi se alcune sono sbagliate,  capita a tutti.  Cercate, invece, gli errori che le hanno determinate per evitare di ripeterle.

 I diciotto anni  sono il momento della progettualità.  Della costruzione del proprio futuro.

Cari diciottenni non sprecate questa opportunità. Utilizzatela per realizzare i vostri sogni. Non abbiate paura di commettere errori. Osate e non temiate di essere criticati.  Abbiate fiducia in voi. Coltivate la speranza.  Siate determinati.

Vivere e sperare di star meglio  Vivere e non essere mai contento. Vivere  e pensare che domani sarà sempre meglio.  Vasco Rossi  ha ragione: vivete, lottate, reagite.

La vita ci consegna le chiavi di una porta e prati verdi sopra i quali camminare. Puoi correre o fermarti puoi scegliere tra i frutti quali cogliere o lasciare maturare.  Cantano  i Modà

Sta a voi decidere se fermarvi o correre.

 

Il momento storico non è dei migliori, ma se voi, noi tutti crediamo nel futuro, allora  impegnatevi e impegniamoci affinché il vostro eil nostro futuro sia migliore. A diciotto anni è un obbligo salire la scala che porta al cielo convinti di raggiungerlo.

Come? Scegliete voi.

Io penso riscoprendo l’impegno politico, la solidarietà, l’ottimismo. Rivendicando il diritto di scegliere, e rifiutando scelte preconfezionate, stimolando il confronto. Soprattutto partecipando. Se si vuole un mondo migliore è necessario lavorare per cambiarlo e questo è il vostro compito.

Non è semplice e costa fatica, ma vale la pena.

Non vi chiederò di leggere la costituzione, ma ascoltate attentamente il discorso di Pietro Calamandrei che Fausto Lazzari leggerà.

Poi conservatela per ricordare che se siamo liberi è anche grazie a lei e ai nostri antenati che l’anno voluta pagando anche con la morte. Ricordiamo questi caduti con un minuto di silenzio.

 

Chiudo e vi ringrazio di avere accettato l’invito del comune.  Benvenuti tra gli adulti e  tanti auguri. Cambiate il mondo.

Viva la Repubblica. Viva l’Italia

 

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