Che quasi pare di essere al Bassofestival, tre giorni di jazz nella Città Giocattolo

Che quasi pare di essere al Bassofestival, tre giorni di jazz nella Città Giocattolo

“Che quasi quasi mi pareva di essere in Francia, era dai lontani anni del Basso Festival che non mi capitava una roba così”, saranno tre giorni a tutto jazz per la Città Giocattolo.

Si parte con il ritorno a Crema dell’amico di sempre di Enzo: Stefano Bagnoli: “giovedì al Paniere imperdibile serata con il suo nuovo trio, bebop and beyond a stantuffo, si tratta della serata di presentazione del cd Un altro viaggio  realizzato assieme a Giuseppe Cucchiara e Francesco Patti. Venerdì alle 18 una iniziativa a cui tengo moltissimo. Un incontro con Mario Piacentini, Gianluigi Trovesi e Arkady Schilkloper del Moscow Art Trio, una prova aperta prima della Prima che coinvolgerà gli studenti del Folcioni e tutti gli appassionati.

“Ed in serata si torna al Paniere jazz session animata dal 3 AL BOT con Francesco Orio, Luca Ceribelli, Lorenzo Buffa e Davide Bussoleni. Questi sono forti, di ritorno da New York dove hanno studiato lo studiabile per tre settimane adesso sono in partenza per 2 settimane al Conservatorio di Amsterdam, stanno facendo faville. Sono il collegamento fra Piacentini, antico maestro di Orio, Bagnoli, loro insegnante all’Accademia della Musica di Milano, e me. Infatti tre su quattro seguono per il terzo anno, peggio per loro, il mio laboratorio di improvvisazione al Folcioni”.

Per finire doppio appuntamento anche sabato. Dalle 16.30 alle 19.30, “un Jazzlab al Folcioni da me tenuto e aperto al pubblico, si arrivi e si esca quando meglio aggradi; ci si diverte a vedere come maltratto i musicisti del laboratorio, credo che cercheremo di montare un brano nuovo con tromba, sax e compagnia suonante”.

In serata la prima del San Domenico conclude degnamente la tre giorni a tutto jazz, e questa ce la presenta Eva Mai nel pomeriggio

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