Come avviare un’attività di noleggio auto e furgoni in franchising

Come avviare un’attività di noleggio auto e furgoni in franchising

Il mercato globale del noleggio auto raggiungerà i 124,56 miliardi di dollari entro il 2022, più del doppio del valore dichiarato nel 2016. La domanda di auto e furgoni a noleggio è in rapida crescita, anche in Italia.

Considerando questi fattori, non c’è da meravigliarsi che le compagnie di autonoleggio spuntino ovunque. Se si è pronti a fare un investimento, bisogna considerare l’idea di avviare un’attività in questa nicchia.

Un’azienda di servizi di autonoleggio è una delle startup più impegnative ma, se la si gestisce bene, si avrà davvero l’occasione di far decollare il proprio business.

Ci sono diversi fattori da considerare, non ultimo il target a cui ci si rivolgerà, la zona di riferimento in cui si vorrà aprire l’autonoleggio e che tipo di servizi aggiuntivi si vorranno offrire. Per non parlare del fatto che si può decidere di avviare un’attività in proprio o affidarsi ad un franchising (qui maggiori info su franchising autonoleggio). L’unica opzione che si ha è quella di entrare nel settore del noleggio auto ben preparati. Elaborare una strategia aziendale adeguata e far crescere il proprio business come nessuno ha mai fatto.

Prima di passare alle pratiche burocratiche, bisogna verificare se il servizio che si vuole proporre in quella zona abbia effettivamente mercato. Verificare che ci sia abbastanza domanda per i furgoni che si intendono noleggiare, quali tipologie vanno per la maggiore e anche l’eventuale presenza di competitor in zona. Decidere poi quali tipologie di contratto si intendono proporre ai clienti, se con tariffe orarie, giornaliere e/o a lungo termine. Se si vuole trattare con il grande pubblico, il noleggio giornaliero è una buona opzione. I contratti a lungo termine sono invece maggiormente richiesti da professionisti e piccole medie imprese.

Per avviare una nuova attività di noleggio furgoni, il primo passo da fare è quello di aprire una partita iva come liberi professionisti. Cosa che si può fare sia autonomamente che tramite un commercialista, che provvederà anche all’iscrizione presso la Camera di Commercio. All’Amministrazione Comunale sarà poi opportuno richiedere l’apposita licenza e consegnare la documentazione comprensiva della planimetria del locale adibito ad autonoleggio. L’investimento iniziale sarà sostanzioso, specie se non si adotta la formula in franchising.

Qualora invece si decidesse di aprire un autonoleggio in franchising, si potrà contare su tutta una serie di facilitazioni e agevolazioni fornite dalla casa madre. Sarà infatti il franchisor ad occuparsi direttamente della modulistica e della documentazione per l’avvio dell’attività. Senza contare i percorsi di formazione e l’assistenza sul campo per la gestione delle pratiche di avvio. Anche per quanto riguarda il parco macchine, spesso è direttamente l’azienda madre a fornire i furgoni da noleggiare, evitando così l’investimento per l’acquisto autonomo.

Inoltre, l’affiliato che deciderà di aprire un noleggio auto in franchising sarà seguito anche per quello che riguarda la valutazione e la scelta dell’area dove aprire l’attività, per l’allestimento, le forniture ed i software di gestione. Potrà anche contare su materiale promozionale e brandizzato, oltre che sulle campagne pubblicitarie on-line.

La decisione di aprire un autonoleggio in proprio o in franchising va ponderata attentamente. Considerando i pro e i contro di ogni soluzione, valutando bene l’andamento del mercato, analizzando i competitor e cercando di sviluppare un progetto imprenditoriale solido e a lungo termine.

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