Così Paolo Marchi, giornalista enogastronomico e ideatore di Identità Golose “vede” il Vitium (ah … che bel posto)

Così Paolo Marchi, giornalista enogastronomico e ideatore di Identità Golose “vede” il Vitium (ah … che bel posto)

Michele Minchillo, nella foto con la fidanzata Federica Bernabini, è l’anima di Vitium, ristorante aperto in centro a Crema un mese fa, il 15 aprile. Ha preso il posto di un’insegna storica, Botero, proponendo una linea di cucina assolutamente sua, che sfiora appena le tradizioni cremasche. Per capirci al volo, niente tortelli. Il formaggio salva invece sì, ma giusto accenni. A completare il team Fabrizio Annarelli, sommelier. In tre non sommano ottant’anni.

Il percorso che li ha portati lì a Crema è lungo e tutto muove dal fatto che Michele, barese, non ha intenzione di vivere e lavorare nella sua regione natale. Ha girato il mondo per costruire un qualcosa che riflettesse la sua anima e la sua personalità senza dove fare i conti con la terra natale. A torto o a ragione, per me bene la seconda, è la sua vita e noi possiamo solo giudicarlo come chef-patron. In tal senso, ho incorniciato i Ravioli farciti di ragù alla genovese (una bandiera di Napoli, attenti), crema di Salva Cremasco DOP e mostarda e zucca.

Il Vitium, aperto pranzo e cena, sta in via Ginnasio 4 a Crema, per info e prenotazioni telefonare al numero +39.0373.622071.

Questa la recensione di Paolo Marchi, ideatore del Congresso Identità Golose e giornalista enogastronomico del Vitium, fantastico, nuovo ristogourmet da qualche mese attivo a Crema, capitale del Granducato del Tortello. Ah … da quelle parti, lo chef barese Michele Minchillo, magistralmente, beh riesce a far convivere il salva Cremasco Dop con ravioli farciti di ragù alla genovese e … mostarda e zucca. Chapeau!

Stefano Mauri

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