Domenica mi racconto. Ardigò, questa amministrazione dipende dai partiti e non ha idee innovative

Domenica mi racconto. Ardigò, questa amministrazione dipende dai partiti e non ha idee innovative

I tuoi pensieri sulla Giunta Bonaldi?

Durante la campagna elettorale ha ben dimostrato, come Renzi a livello nazionale, che far credere di non essere dipendenti dai partiti, ma decidere autonomamente e’ un’arte vincente. Ora tutto è cambiato, ma nella politica gli errori non si ammettono: certe logiche si giustificano da sole. L’amministrazione ahimè si è chiusa a cerchio ed è senza idee innovative, vive di iniziative personali, ciò ha provocato uno scollamento del tessuto produttivo – sociale e l’ isolamento. Per uscire dal guado servono le idee e il coraggio di intraprenderle. Ora attendo iniziative di sicura innovazione, come i pannelli solari al mercato coperto con l’azionariato diffuso, l’ ex stazione di benzina a porta Garibaldi con una stazione di ricarica per auto elettriche, un mercato Austroungarico vivibile e innovativo, una via XX settembre senza marciapiedi con i paletti che si alzano dal pavimento per le auto. Dal lato ambientale auspico la tutela del Moso e considero un grave errore l’ampliamento dell’area  Ipercoop con un distributore di benzina. Infine una parola sul canile, eterna questione di non volonta’ decisionale dove era gia’ tutto pronto vicino a Offanengo per la sua realizzazione; beh mi auguro che la scelta fatta a Vaiano Cremasco sia quella giusta.

Gli spazi verdi cittadini (giardini Porta Serio, Bonaldi, campo di Marte e Chiappa) sono sfruttati al meglio oppure potremmo viverli meglio promuovendo ad esempio, al loro interno fiere, eventi e manifestazioni?

Per questi chiedo da tempo il censimento degli alberi  in modo di avere un quadro della qualita’ delle piante e del loro numero. Abbiamo strani concetti sui parchi, li viviamo solo un po’ al sabato e la domenica, sarà così finchè non riusciremo a  inserire nel tessuto rubano tali realtà e la vera sfida e’ renderli fruibili per la maggior parte dell’anno. Come ? Creando volutamente passaggi e percorsi che passino in mezzo il verde, poi ci puo’ stare l’evento importante, ma non deve essere l’elemento fondamentale, i giardini devono diventare luogo in cui ogni persona possa ritagliarsi il proprio spazio, per correre, camminare, leggere, parlare e perche’ no come avviene in Inghilterra, un posto libero dove la gente possa esprimersi.

Come si sta muovendo Crema in prospettiva Expo?

Il tema interessante dell’expo riguarda l’agroalimentare e l’impatto sulle generazioni future, un tema per il nostro territorio ormai privo d’identità, con l’agricoltura diventata imprenditoria, con un territorio poco valorizzato e con la prospettiva di vivere il momento senza pensare al futuro. Occorre proporre pacchetti “ stracciati “ per attirare gente e dovremmo creare corridoi alternativi tra i vari comuni facendo così conoscere opere o altro che non sappiamo neanche che esistono.

Ma al posto della riqualificazione della Paullese non era forse meglio allestire un cosiddetto metrò leggero per unire Crema a Milano?

A tale proposito pochi ricorderanno che avevo fatto passare una mozione per far arrivare il metrò a Paullo chiedendo al comune di Crema di farsi portavoce della proposta. Anni fa proposi pure, tra l’ilarità di molti, di allargare la statale creando corsie preferenziali per i pullman. Tali scelte sono cadute nel vuoto, ormai le strategie sono delineate, con grande dispendio di denaro, con un percorso che intasera’ il tutto e il collasso si compirà con l’apertura della costosa, visto che andare da Brescia a Milano costerà circa dieci euro, “ autostrada verde Brebemi “, la chiamo cosi solo perche’ e’ dipinta  di verde. Eh si, pagheremo tali scenari caramente, sia dal lato ambientale che da quello sociale.

 Stefano Mauri

 

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