E se il sottotetto dell’AustroUngarico diventasse un auditorium acustico?

E se il sottotetto dell’AustroUngarico diventasse un auditorium acustico?

Il cosiddetto spazio sottotetto del Mercato AustroUngarico (location assolutamente da utilizzare) recentemente è stato recuperato ed è a disposizione dell’Istituto Folcioni, quindi della Fondazione San Domenico. Ampia, luminosa, spaziosa, l’area in oggetto rappresenta davvero un bel posticino e, opportunamente sistemata, naturalmente coinvolgendo nel progetto uno sponsor, beh potrebbe diventare davvero uno speciale auditorium (da dedicare al compianto Checco Edallo?) acustico cremasco, uno spazio ove fare musica, sperimentare, suonare.

E’ sintonizzato su questa lunghezza d’onda pure il presidente della Fondazione Gianni Marotta, il quale, tempo fa in una (bella) intervista rilasciata alla trasmissione “Storie e Persone” (Trs Evergreen Tv) si è espresso, per primo, proprio in tal senso.

Ovviamente quest’operazione, previa sponsorizzazione opportuna (sponsor e mecenati beh andrebbero invogliati con iniziative mirate, detassazioni specifiche, eventualmente mettendo sul piatto spazi e immobili da dare … in contropartita) non deve escludere il recupero di un altro celebre auditorium autoctono, vale a dire il Cavalli, location alla quale il buon Emanuele Mandelli (penna assai interessante) ha dedicato un video stupendo. Insomma, cercansi “Arvedi Cremasco”, considerando che il generoso Cavaliere Cremonese, per Cremona fa tanto e tanto farà.

Stefano Mauri

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