Elezioni, il fiorire delle liste civiche e la poetica del fiore solitario

Elezioni, il fiorire delle liste civiche e la poetica del fiore solitario

E meno male che le elezioni comunali si tengono in primavera!
Perchà, se appoggiare significa  “mettere una cosa a ridosso di un’altra che le serva da sostegno” (Devotoi-Oli), solo in questa stagione possono spuntare come fiori le liste di appoggio ai vari candidati sindaco. Se fosse d’inverno, avremmo solo qualche sparuto calicantus.
Sembra infatti di assistere alla gara del balcone fiorito: se tu hai già quattttro vasi, io ne metto uno in più, e così infiorando. E’ vero che magari i fiori sono sempre dello stesso seme, però una sfumatura di colore diverso può rendere meno grigia la visione.
E chi ha una sola piantina e non sollecita appoggi?
Chissà, un fiore solitario, magari di qualità diversa e che costituisce una novità, può ottenere maggiore attenzione e consenso di una scontata uniformità. E rendere più gradevole la visione del balcone (quello del Comune, ad esempio).

Ermete Aiello

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