Extraordinary Crema, opportunità oppure operazione di facciata pro Cremona?

Extraordinary Crema, opportunità oppure operazione di facciata pro Cremona?

Il condizionale è doverosamente d’obbligo, ma pare, o meglio sembrerebbe che Crema abbia subito, indirettamente (o segretamente) un altro sgambetto da parte di Cremona. E il Granducato del Tortello, sempre più triste e malinconico perde così altre opportunità. Questo mentre all’orizzonte, nubi minacciose potrebbero togliere il sole e limitare l’autonomia del commissariato (in parole povere la polizia) e dell’ospedale (secondo il giornalista scrittore blogger Antonio Grassi il nosocomio cittadino rischia davvero grosso).

Ma torniamo allo sgambetto (presunto) iniziale e parliamo della lodevole iniziativa (promossa da Reindustria, Camera di Commercio e comune di Crema) Extraordinary Crema, progetto (ideato da travel designer e agenti di viaggio cremaschi) studiato per attirare nel Granducato (4 notti al mese per tutto il periodo dell’Expo 2015) un gruppo di manager che appunto da maggio a ottobre, periodicamente sara’ in città per partecipare a corsi professionali agroalimentari CEEP griffati dall’Università Cattolica.

Ebbene parrebbe (sottolineamo nuovamente il condizionale d’obbligo) che la gestione di tali flussi e pacchetti sia già stata data ad agenzie di Cremona, con buona pace dei professionisti cremaschi che hanno lavorato per Extraordinary Crema. Bufala invernale o ennesimo mestiere cremasco? Chi sa parli e ci illumini.

Stefano Mauri

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