Gigi Aschedamini e Walter Della Frera parlano della situazione dello sport a Crema

Gigi Aschedamini e Walter Della Frera parlano della situazione dello sport a Crema

“Europeo via da Crema per mancanza di strutture”: parola a Gigi Aschedamini

 

Cosa ci siamo persi, signori e signore, sulle rive cremasche del fiume Serio, dove, tra qualche mese, precisamente ad ottobre, grazie al buon Gigi Aschedamini, presidente della federazione di karate WUKA, avremmo potuto assistere, nell’anno di Crema Città Europea per lo Sport, udite, udite, al Campionato d’Europa di karate. Invece, suo malgrado, il pragmatico Gigi, causa mancanza di strutture adeguate, ecco è stato costretto a trasferire armi, bagagli, atleti e risvolti vari nella vicina e più attrezzata cittadina bresciana di Montichiari. E proprio col presidente Luigi Aschedamini, di questo e altro, abbiamo parlato.

L’intervista è ospitata dal settimanale MondoPadano, come l’opinione del dottor Walter Della Frera che riportiamo insieme all’intervento del presidente Aschedamini.

Quindi ci siamo giocati gli Europei?

Per carità, non ho alcuna intenzione di alimentare qualsiasi polemica, ma senza un palasport adeguatamente attrezzato ci siamo visti costretti, con vivo rammarico, ad emigrare in provincia di Brescia. Sai qual è il problema vero?

Dimmi.

In generale lo sport, in Italia è visto come un potenziale bacino di voti da tenere buono e caldo in vista di elezioni. Contestualizzando il discorsi nel Cremasco, specificando che non voglio attaccare nessuno, amministrazione comunale attuale in primis, dico soltanto che 15 – 20 anni fa, per ovviare a tante attuali carenze, anziché parlare sarebbe bastato costruire un vero palasport, un centro in grado di ospitare eventi di richiamo internazionali. Avessero agito con lungimiranza, a ottobre, Crema avrebbe avuto una competizione sportiva di livello assoluto. Pazienza, faremo tutto a Montichiari anzi stiamo già preparando la kermesse nei dettagli.

Ma sbaglio tra l’altro o la tua sigla, la WUKA ha sede proprio in città?

Esattamente, siamo presso Crema Ricerche, ho fatto questa scelta logistica per riuscire a seguire la dinamica vita federale nei minimi dettagli, in presa diretta.

Siamo una sorta di circolo elitario affiliati nella CKI, e … sì possiamo annoverare i tecnici e gli atleti migliori. Pensate che una nostra bella promessa, la giovane sedicenne Silvia Biscaldi, recentemente classificatasi al quarto posto al Mondiale di Dublino, è cremasca purosangue.

A proposito, come è andato l’impegno internazionale dello scorso weekend in Irlanda?

Il Campionato del Mondo WUKF, caratterizzato dalla presenza di oltre 2500 atleti, tenutosi in un palasport, capienza 5000 persone, periodicamente strapieno di gente e pathos è andato benissimo. E altrettanto entusiasmante sarà l’Europeo, un vero peccato non averlo potuto organizzare all’ombra del Torrazzo cremasco.

In passato hai fatto il commissario tecnico, vincendo tantissimo, per un’altra sigla. Meglio fare il tecnico o il dirigente?

Se avessi ragionato col cuore avrei proseguito a fare il selezionatore, ma il ruolo dirigenziale mi ha permesso di allargare gli orizzonti e, per così dire, il raggio operativo.   

Il tuo sogno sportivo nel cassetto?

Tra due mesi il Cio deciderà se inserire o meno, quale sport dimostrativo, il karate nel programma Olimpico giapponese di Tokyo 2020. Mi riempirebbe di gioia che lo sport che vivo praticamente da quasi 50 anni venisse inquadrato nel menù di un’Olimpiade, ma sarebbe altrettanto bello se, qualora tale eventualità andasse positivamente in porto, la politica mettesse nelle condizioni tutti i karateki di poter vivere interamente l’opportunità olimpionica respirando, di fatto, questo sport 24 ore su 24. In caso contrario, l’olimpiade diventerebbe l’ambizione di pochi o di quanti fanno un lavoro compatibile con la densa vita di uno sportivo professionista.

 

Walter Della Frera :”lavoriamo con impegno e fatica a nuove strutture sportive”

 

Diamo a Cesare, ciò che è di Cesare: rispetto allo storico, ahimè cronico immobilismo passato, la giunta Stefania Bonaldi, in materia di politica sportiva ha innestato la sesta marcia con il dottor Walter Della Frera, medico sportivo, nonché consigliere comunale con delega allo sport, schierato in trincea a combattere per individuare nuovi spazi comuni da dedicare alla pratica sportiva oppure, beh a smuovere le acque stagnanti in materia. Con lui abbiamo fatto il punto della situazione.

Anche questo intervento è stato ospitato dal settimanale MondoPadano.

Quindi qualcosa si muove o sbaglio?

Allora un imprenditore (Sudati, ndr) ha presentato un progetto concreto per costruire un palazzetto dello sport moderno e funzionale, quel palasport che manca da sempre in città. Appena la commissione apposita vaglierà il tutto vedremo quali sviluppi prenderà la vicenda. Per quanto ci riguarda stiamo facendo il massimo per sostenere questa e altre opere.

Ti riferisci forse alla pista per l’atletica leggera?

Sì uno spazio idoneo ad ospitarla c’è, si tratta soltanto di capire quali movimenti mettere in campo per accedere all’eventuale bando regionale per ottenere i fondi da destinare a tale opera. Siamo sul pezzo e, purtroppo senza soldi da mettere a bilancio, ecco ce la metteremo tutta per raggiungere obiettivi illuminanti.

La questione Velodromo?

Grazie alla generosità pragmatica di Cesare Fogliazza (deus ex machina della Pergolettese, ndr) recupereremo il rettangolo verde in modo di riattivare il campo di calcio inserito nel palinsesto della cosiddetta storica pista ciclistica cittadina. Con l’unione ciclistica Cremasca e con il consorzio apposito stabiliremo inoltre cosa fare per recuperare pure la pista in modo da riattivare, se tutto filerà liscio, nella sua totalità e nel minor tempo possibile il nostro velodromo.

Indubbiamente questi progetti rappresentano anche l’onda positiva provocata dall’opportunità Crema Città Europea per lo Sport 2016…

Sì, e grazie appunto a questo scenario siamo riusciti a far conoscere a tanti le varie discipline sportive e le numerose società attive nel Cremasco. Cosa importante e non da poco questa, mentre un’altra finalità dell’annata europea consacrata allo sport è più salutistica e si prefigge di avvicinare il maggior numero di cremaschi e di gente alla pratica sportiva non agonistica.

Stefano Mauri

 

 

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