Ha ragione l’Antonio Bonetti, il Salame Nobile Cremasco merita ampi orizzonti. E coi vini casalaschi della cantina Caleffi

Ha ragione l’Antonio Bonetti, il Salame Nobile Cremasco merita ampi orizzonti. E coi vini casalaschi della cantina Caleffi

Antonio Bonetti, cuoco e ricercatore, da anni va in giro dicendo che il Salame Nobile Cremasco quantomeno merita una Dop e, sicuramente una maggiore promozione. Al Granducato del Tortello in particolare poi, per quanto riguarda i suoi piatti tradizionali (Tortelli Cremaschi, Gnocca Cremasca, Spongarda, Treccia d’Oro, Bertolina, Torrone Cremasco, l’appena menzionato salame, il cotechino e il Salva Cremasco Dop), probabilmente inizia a pesare la mancanza di un apparentamento ufficiale (aspetto soprattutto promozionale, quindi esportabilissimo) col vino. A tal proposito, non lontano dal Cremasco, nel Casalasco, i vini naturali della Cantina Caleffi (che aspettate a visitarla?), ecco tanto agli abbinamenti con le portate nostrane, quanto per marketing e promozione, degustare per credere, si sposano benissimo e parlano di territorio con magia e autentica passione.

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