I nuovi onnivori? Il libro di Roberta Schira apre scenari e orizzonti … squarcianti

I nuovi onnivori? Il libro di Roberta Schira apre scenari e orizzonti … squarcianti

Roberta Schira, giornalista, gourmet, opinionista, scrittrice, critica gastronomica e … sì gridiamolo: psicologa del gusto scrive bene, da anni, di cibo non per se stessa e per sparlarsi addosso (fateci caso molti scrittori e blogger, spesso e volentieri più che autodidatti, ahinoi autoproclamatisi, mah… anziché  per elevare fatti e persone, pare scrivano per autocelebrarsi, ndr), ma per comunicare la sua competente passione per la ristorazione e la gastronomia. Ergo … Chapeau alla Schira, Eccellenza Cremasca da esportazione che … sottolinea molo scrive per noi.

Ciò detto, letteralmente, col suo ultimo libro, un saggio alimentare edito da Vallardi, fuori dagli schemi canonici e … addirittura controvento, la Roberta nazionalpopolare (sa stare dappertutto: dal Grand Hotel internazionale, alla festa paesana. E ovunque ci sta con gusto e classe densa) ha spaccato illuminando, capovolgendo, squarciando un mondo, appunto prima della sua fatica letteraria intitolata “I nuovi onnivori”, forse eccessivamente ripiegato su luoghi comuni e comode, furbe, credenze ormai anacronistiche.

E’ da leggere e rileggere quindi I nuovi onnivori, la gioia di mangiare tutto, inno anticonformistico consacrato alla cultura non di mangiare per apparenza, gola o tanto per fare, ma per nutrirsi eticamente, sano, nel pieno rispetto di tutti, della globalità e della convivialità  inclusiva.

A suo modo avanguardistico e gastrocratico, in un settore dove si sparla tanto, troppo, ma poi nulla si fa per abbracciare la totale, serena sostenibilità alimentare, beh Roberta Schira, con leggerezza acuta, anche questa volta ci fa pensare, ragionare e … soprattutto ci stimola a svoltare, ad andare oltre.

RiChapeau a I nuovi onnivori, alla faccia dei troppo politicamente corretti e di quanti dispensano scontate certezze. Ah … dulcis in fundo, evviva, of course,  Roberta Schira, colei che scrivendo non  spaccia la sua immagine, ma tocca, con stile e intelligenza, corde inesplorate che portano a dubitare delle certezze in saldo invitandoci, sì… concretamente a svoltare.

Stefano Mauri

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