Il Corpo Bandistico G. Verdi di Ombriano – Crema suona per la LILT.

Il Corpo Bandistico G. Verdi di Ombriano – Crema suona per la LILT.

L’altra sera tante mani si sono tese per aiutare e sostenere il prezioso operato della LILT – delegazione di Crema. Come ha evidenziato il Presidente dott. Andrea Cortesini nei saluti iniziali, l’impegno della Lilt nel territorio cremasco si realizza con quattro ambulatori attraverso i quali viene fatta la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore, e sappiamo che questo è per ora il modo più efficace per combattere questa malattia. Certo i costi per rispondere alle richieste e ai bisogni dei propri assistiti sono onerosi, ma con l’aiuto degli sponsor e di serate benefiche come questa si riesce quasi miracolosamente a far quadrare ogni anno i conti. Il Corpo Bandistico G. Verdi di Ombriano – Crema ormai da quindici anni affianca e sostiene questa associazione devolvendo tutto l’incasso del tradizionale concerto di Santa Cecilia. In quest’occasione anche lo scrittore cremasco Lauro Zanchi, che ha presentato il proprio libro “La confluenza del dare” una raccolta di 10 racconti, ha offerto alla LILT tutto il ricavato della vendita di questo libro. E il Comune di Crema nella persona dell’assessore alla Cultura dott. Emanuela Nichetti si è speso a sua volta per dare a questa serata la cornice più bella, quella del teatro San Domenico.

La prima parte del concerto è stata dedicata al repertorio classico: dopo la spigliata Cavalleria leggera di Suppè, abbiamo ascoltato il meraviglioso Sogno dal Guglielmo Ratcliff di Mascagni, martelli e incudini hanno scandito il granitico coro dei Gitani dal Trovatore di Verdi, i valzer prima della Bella addormentata di Tchaikovsky e poi della Vedova Allegra di Lehar hanno concluso il primo tempo. Nell’intervallo sono state lette alcune parti del libro di Lauro Zanchi, pagine in cui la semplicità dei sentimenti è un sussurro che rievoca ricordi lontani come la bella immagine della bimba che gioca nel campo di girasoli… ricordi di un’infanzia passata, ma della quale rimane ancora forte e viva l’emozione.

La ripresa del concerto ha visto l’esecuzione del virtuosistico Concerto per clarinetto di Artie Show, qui abbiamo potuto apprezzare veramente tutto il talento di Roberta Patrini, che ha affrontato l’impervio spartito esprimendo una tecnica impeccabile che unita a un suono bello e corposo su tutta la tessitura ha conquistato il pubblico presente, che infatti le ha tributato il meritato successo. Il concerto è poi proseguito con un programma di musiche più “leggere” tra cui le colonne sonore di Mary Poppins, The legend of 900 di Morricone, la Sirenetta e per concludere un medley delle canzoni più celebri del grande Frank Sinatra.

A suo agio nell’esecuzione in ogni tipo di repertorio, il direttore Eva Patrini, sempre più brava, fonde nelle proprie esecuzioni esperienza e personalità, attento lavoro di preparazione ed estro esecutivo. L’ intesa con i suoi musicisti è perfetta, uno sguardo, un piccolo cenno e l’effetto di un crescendo o un rallentando impreziosiscono ogni brano rendendolo unico.

Una serata dunque di solidarietà e di arte che il pubblico cremasco intervenuto numeroso ha pienamente apprezzato.

 

 

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