Il Presidio Libera del Cremasco: abbiamo il dovere di informarci per respingere la ‘Ndrangheta radicata in provincia

Il Presidio Libera del Cremasco: abbiamo il dovere di informarci per respingere la ‘Ndrangheta radicata in provincia

“La ‘ndrangheta si è radicata ed abbiamo il dovere di informarci e respingerla, anche quando cerca di mostrare i suoi lati apparentemente innocui.
Eventi, feste e sponsorizzazioni sono un modus operandi che abbiamo imparato a conoscere bene anche da vicino e la loro pericolosità non è da sottovalutare dato che permette di insinuarsi e radicarsi nei favori della gente e, potenzialmente, persino delle istituzioni. Un’opera di pulizia dell’immagine, ma anche di costruzione di rapporti utili da non sottovalutare.
Le mafie possono essere pericolose anche sparando i fuochi di artificio, presentandosi come potenziale polo aggregativo in un periodo in cui è sempre più difficile per associazioni, gruppi e amministrazioni trovare le risorse per offrire opportunità alla cittadinanza.
La posizione degli indagati verrà giudicata da chi di dovere, ma ormai è fondamentale riflettere sulla facilità con cui, anche al nord, anche in Lombardia, certe organizzazioni criminali possano trarre vantaggio da questo tipo di libertà di azione sotto la luce del sole.” Nicolò Bassi, referente del Presidio di Libera Cremasco

stefano mauri

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