Le petite noir, anche i fiori

Le petite noir, anche i fiori

Esausto, sfinito, distrutto dall’implacabilità degli inquirenti,  si decise a confessare perché, tutto sommato, dopo quello che non aveva combinato, pochi anni di galera erano sempre meglio di tanti anni di galera.

Che cosa non aveva combinato?

Un omicidio. Sul marciapiedi era stato accoltellato un uomo e lui, ubriaco perso, s’era messo a fargli il verso, senza sapere che lì c’erano più telecamere che topi.

L’unica sua difesa (“Mi sembrava proprio una bella figa”) non venne tenuta in considerazione dato l’elevato tasso alcolico presente nel sangue.

Una mano pietosa non gli fece mai mancare frutta di stagione. E anche dei fiori.

Beppe Cerutti

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