Lo strano caso della Zona Franca: viale Repubblica a Crema, nella città, provincia e regione rossa. Ah che anomalia!

Lo strano caso della Zona Franca: viale Repubblica a Crema, nella città, provincia e regione rossa. Ah che anomalia!

Quindi per uscire di casa, per carità giustamente, ecco in questi tempi di emergenza sanitaria e di … appunto “stiamo in casa che andrà tutto bene”, ma in realtà non è andato liscio un cacchio, sì servono 65000 giustificazioni. Fogli di carta badate bene da esibire, giunti nel frattempo alla 75000 replica, (che nell’era dell’intelligenza artificiale si tagliano ancora alberi per giustificare una fuga da autorizzare), eventualmente intercettati da un drone, da una task force speciale in missione (nota a margine: se è vero che finalmente alle forze dell’ordine, dopo anni di magre sono arrivate le risorse per rincorrere chi, disobbedendo, viola il coprifuoco, mah … si spera che tali entrate siano confermate in futuro per altre operazioni o indagini, no?) di controllo – ronda, per la comunque, successiva valutazione dai controllori, dei controllanti, o di una delle 225000 commissioni di lotta al Covid-19 nominate dalla politica, ed è giusto così. Ma torniamo all’apertura per ribadire come, una persona normale, per recarsi a fare la spesa, ah … mi raccomando evitare le chiese, sia da mesi appunto sottoposta a rigidissime operazione di intelligence. E tutto va bene, perché “stiamo in casa”, fare la spesa con mascherine, guanti, foulard (Governatore Fontana Dixit), gel disinfettante, bocche, mani e nasi chiusi è la giustissimissima imposizione, il doverosissimo must.

Norme queste, tuttavia non in vigore a quanto si vede e pare, udite, udite … in quella zona franca, (ma è vero che i residenti possono non pagare le tasse?), che è viale Repubblica (e hinterland) a Crema, capitale del Granducato Rosso (nulla è legittimamente consentito, o quasi) del Tortello. Da quelle parti infatti l’uscita senza maschera, compresa quella di Zorro, il ritrovarsi a parlare, bere birra, litigare, picchiarsi, pisciare all’aria aperta, buttare rifiuti per terra, gridare e conservarli, dormire in ricoveri di fortuna ricavati in androni e sottoscale, nonostante le chiusure, è buona regola permessa ai soliti, noti perdigiorno.

stefano mauri

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