MagicaMusica, l’Orchestra di disabili che ha perso per un soffio a Tu Si Que Vales, ma ha vinto nei cuori di tutta Italia

MagicaMusica, l’Orchestra di disabili che ha perso per un soffio a Tu Si Que Vales, ma ha vinto nei cuori di tutta Italia

Marcin Patrzalek vince la finalissima di Tu Si Que Vales, trasmessa in diretta sabato 1 dicembre su Canale 5. Ma Magica Musica, seconda classificata, fa il pieno di emozioni. Lombardi: «Esperienza indimenticabile. Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto»    

Tivoli, 2 dicembre 2018 –  È finita ad un soffio dalla vittoria finale l’avventura di MagicaMusica, l’orchestra di disabili di Castelleone che ha conquistato i cuori di tutta Italia, a Tu Si Que Vales. È stato, infatti, Marcin Patrzalek, il chitarrista polacco di 18 anni, ad aggiudicarsi la vittoria del talent show di Canale 5, ormai giunto alla sua quinta edizione.

Ma per i ragazzi di Piero Lombardi, che hanno avuto accesso alla finalissima, trasmessa in diretta sabato 1 dicembre su Canale 5, e si sono classificati secondi su 16 finalisti in gara, aver vissuto questa esperienza è di per sé una grande vittoria. «Esibendoci sul palco di Tu Si Que Vales, abbiamo raggiunto un risultato sorprendente. Siamo arrivati secondi, ma non importa. Sono felice che i ragazzi abbiano vissuto questa esperienza all’insegna del divertimento e dell’impegno, senza paura» spiega il Maestro Piero Lombardi. «Voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo sogno: i ragazzi, lo staff, i genitori, ma soprattutto il pubblico, che, fino all’ultimo istante, ci ha sostenuto ed ha creduto in noi, nel nostro progetto, nella nostra magia».

Termina così, con il sorriso sulle labbra e nessun rimpianto, un percorso che ha visto l’Orchestra MagicaMusica, conquistare l’accesso alla finale durante le audizioni e battere, nella serata di sabato 1 dicembre, gli altri componenti della seconda quartina, avendo così accesso diretto alla finalissima. Il pubblico ha, infatti, premiato l’Orchestra nella prima parte della serata, preferendola agli acrobati Justine e Jeremy e Julia Sanchez e all’inventore del drone volante Alexandru Duru.

Anche i giudici del programma hanno gradito il ritorno dell’Orchestra: «Sono orgoglioso di aver conosciuto delle persone speciali» ha esordito Gerry Scotti. «Durante l’esibizione, alle vostre spalle scorrevano le immagini del lavoro che penso facciate tutti i giorni: mi hanno trasmesso il vostro desiderio di stare insieme e di scambiarvi esperienze di vita» ha detto Maria De Filippi.

A prescindere dal risultato, l’inno alla vita, fatto di entusiasmo, dignità ed emozioni sincere, che questi ragazzi hanno intonato sul palco, è la miglior risposta ad un mondo che ancora deve imparare ad apprezzare la diversità. «Al netto dell’esito finale, abbiamo dimostrato che queste persone possono vivere l’emozione di stare sul palco e sono capaci di distinguersi in mezzo a professionisti di portata internazionale». Sul palco, con gli strumenti tra le mani e l’entusiasmo di chi vive davvero, questi musicisti hanno dimostrato che il talento vero non conosce differenza. Che, chiudendo gli occhi, resta solo una melodia capace di far emozionare e di far provare la vera magia del vivere, oltre ogni limite.

Dignità, in musica e nella vita. È questo che si respira accanto a chi vive ogni giorno a pieni polmoni e risponde al pregiudizio con il sorriso. «I disabili – continua Lombardi – non chiedono pietismo e compassione. Chiedono semplicemente di essere rispettati come persone. Non proponiamo loro ore di terapia, ma istanti di divertimento, dedizione e costanza. Perché solo con l’impegno e la passione si possono raggiungere traguardi importanti».

Ancora stordito dalle grandi emozioni provate sul palco, Lombardi prova a guardare al futuro e subito si scontra con le problematiche abbandonate pochi istanti prima di ricominciare l’avventura a Tu Si Que Vales: «Abbiamo seri problemi di spazio. Nuovi ragazzi vorrebbero aggiungersi e non sappiamo dove metterli. L’idea di creare un Centro D’Arte MagicaMusica, un luogo inclusivo più strutturato in cui i ragazzi possano continuare le attività di arte e di musica intraprese in questi anni con l’associazione, resta comunque. Poi penseremo a come attuarla. Per ora voglio solo godermi il momento e dire grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto. Grazie per aver creduto nel nostro progetto e nella bellezza della diversità. Grazie davvero».

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