Non è una città per vesciche deboli… niente cessi in Crema e ci si arrangia come si può

Non è una città per vesciche deboli… niente cessi in Crema e ci si arrangia come si può

La settimana scorsa la manifestazione dei vini, questa settimana in corso di svolgimento il Mercato europeo e poi Eatinero, street food vari… Sono sempre di più le manifestazioni dove si può mangiare e bere in piazza. Che è una gran bella cosa per vitalizzare la città, checchè ne dica chi la fa lunga per i posteggi (come se i posteggi di piazza Trento Trieste modificassero l’assetto cittadino…). Ma c’è un altro problema che assilla Crema, e non solo durante queste manifestazioni… in generale. Ma in questi casi si acuisce. Mancano i cessi e la città diventa un cesso.

Le foto che vedete, avremmo anche un video ma si vedono i volti dei pisciatori e poverini… che colpa ne hanno, le ha scattate un amico del sito che ci dice anche: “da tutti quelli a cui poi ho fatto un richiamo ho ricevuto la stessa risposta… e ma non ci sono i bagni“. Esatto. Perchè birra a fiumi e pipi? Ieri sera, ma presumiamo anche stasera e domani sera, l’angolo dell’auditorium Cavalli è diventato una roba orrenda. Passate per quella strada oggi e sentite che buon afrore. Ma così in tutte le vie buie attorno alle piazze dove si svolgono le manifestazioni.

Ma non puoi manco fare una colpa ai piasciatori selvaggi. Bevi un paio di birre, mica 35, poi ti scappa la pipi. Bagni chimici non ce ne sono, bagni regolari manco. Che fai entri in un bar e prendi un caffè per poter fare pipi? sai quanti nervosoni poi in giro? La fai in un angolo e via.

Ora rivolgo due domande serie agli assessori Fabio Bergamaschi e Morena Saltini, credo sia di loro competenza (una commercio, l’altro urbanistica). Ma quando si fanno queste manifestazioni non dovrebbe essere obbligatorio per l’organizzazione installare tot bagni chimici, come succede per i concerti? In seconda battuta ma non sarebbe ora di dotare Crema di un paio di bagni pubblici? No perchè non ce ne sono. Se sei in giro e ti scappa o torni a casa o la tieni. Quello ai giardini è chiuso, quello in piazza Garibaldi pure. I bisogni fisiologici succedono.

Emanuele Mandelli

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