Partita con successo la scuola di politica sana dell’Ufficio per la pastorale giovanile

Partita con successo la scuola di politica sana dell’Ufficio per la pastorale giovanile

La neve non ha fermato il via del nuovo laboratorio di socio politica dell’Ufficio per la pastorale giovanile della diocesi di Crema. Il primo appuntamento si è tenuto sabato 7 febbraio, alle 10.30 presso l’oratorio di Santa Maria, e ha visto la presenza di Alberto Lo Presti, incaricato di Storia delle dottrine politiche alla Pontificia Università San Tommaso d’Acquino – Angelicum di Roma e Professore di Teoria politica all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano.

Ad accoglierlo due suoi studenti del corso di formazione politica svoltosi all’università di Crema nel 2011, Landry Mualu e Claudio Guerci che hanno svolto il ruolo di moderatori, promotori e sostenitori del futuro progetto. Presente all’incontro anche il vescovo Oscar Cantoni che è intervenuto nel dibattito esprimendo grande soddisfazione per il lavoro svolto evidenziando che, attraverso studi e documentazioni, da tempo si sta percependo attraverso molti fattori una nuova primavera nei giovani. Segnali che lasciano intendere un nuovo desiderio di impegno da parte dei giovani in tanti momenti della società e quindi anche nella politica.

Importante è stato il suo conforto, l’apprezzamento e l’auspicio a realizzare al più presto la scuola. Ermanna Bellandi che ha coordinato i lavori del gruppo in questi ultimi mesi, ha illustrato il percorso fatto, partendo dalla conoscenza con le realtà del territorio, con don Emanuele Barbieri, responsabile della Pastorale Giovanile, con Mario Cadisco referente della Commissione Diocesana per la pastorale sociale e per il lavoro, con la Fondazione Manziana che ha messo a disposizione spazi e strutture per gli incontri , con don Gianfranco Mariconti, Presidente del Centro Culturale Diocesano “Gabriele Lucchi” e con Michele Fusari, Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori che ha incoraggiato e sostenuto l’idea venuta ai promotori dell’iniziativa.

Il fine della scuola è quello di coltivare le vocazioni politiche, come recita il documento conciliare Gaudium et spes . Una scuola quindi al servizio dei cittadini non al servizio dei politici. Si tratta di preparare persone giovani, così ha citato il professor Lo Presti , nella consapevolezza che in questo clima decadente per la vita politica del nostro Paese, da più parti si invoca una nuova stagione civile nella quale l’interesse generale possa prevalere su quelli di parte. In tal senso, si rende necessario tornare alla formazione anche politica dei cittadini e dei loro rappresentanti. I giovani interessati al corso possono scrivere al seguente indirizzo: scuolasociopoli2015@libero.it

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