Scrp può sopravviere? Risponde il sindaco cosulente finanziario: “no, non riesco neppure a vendere la quote del paese”

Scrp può sopravviere? Risponde il sindaco cosulente finanziario: “no, non riesco neppure a vendere la quote del paese”

Voglio intervenire in merito all’articolo da voi pubblicato a firma di Antonio Grassi sindaco di Casale Cremasco, in cui si domanda sulla capacità di sopravvivenza di Scrp. Mi permetto di dare io la risposta: Scrp non ha alcuna possibilità di sopravvivere economicamente. Unico tra tutti i soci , votai contro il bilancio 2015 approvato lo scorso anno, e chiesi al Presidente di valorizzare le azioni che avrei voluto vendere.

Nessuno si è fatto avanti per chiedere di rilevare la piccola quota che il mio comune possiede. Motivo? Probabilmente il valore era nullo? Oppure si temeva di generare un precedente? Sono un consulente finanziario e già (prima di tutti gli errori politico/amministrativi combinati in questi mesi) appariva chiaro come, tolto il ciclo idrico, tutti gli indici di bilancio di Scrp (se consideriamo il personale come un costo fisso) divenissero preoccupanti. Aggiungiamo poi l’arroganza dei 4 Comuni che controllano Scrp nel portare avanti il progetto varchi senza nulla riconoscere agli 11 comuni esclusi.

Caduta la “solidarietà comunale” (mi si passi questa definizione che ben esplica il principio su cui dovrebbe sempre basarsi una società pubblica posseduta da comuni) i “risolini” sarcastici dei “sindaci vassalli e vassalletti” dei 4 comuni moschettieri si sono via via assottigliati grazie al coraggio di chi obiettava , e forse all’evidenza palese, dell’inutilità (se non per il comune di Crema) di Scrp. Oltre a “centrale di committenza” Scrp farà consulenze!

Dopo un decennio in cui il Pil si è ridotto del 10%, dopo l’avvento di Imu, addizionali comunali e dopo tagli pazzeschi ai trasferimenti verso i nostri comuni, ora ogni sindaco si faccia l’esame di coscienza, abbandoni aspettative di poltrone, scranni, non ceda ai richiami dall’alto del partito e soprattutto si sottragga a logiche spartitorie di favoretti, scambi di cortesie ed altro. Non condividete? Vedremo prima il bilancio 2016 che si dovrà approvare e soprattuto vedremo quanti euro varrà ogni azione di cui chiederemo il recesso….., oggi da capitale sociale ne varrebbe 6…..vero Presidente? Tra poco dopo 15 mesi di attesa, avrò una risposta. Oggi, lunedì 20 marzo, una lettera identica al Presidente Moro..cosicché alzeremo il velo sui miei quesiti.

Luca Cristiani – Sindaco di Casaletto di Sopra

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