Scrp, una società per azioni non può rappresentare il territorio

Scrp, una società per azioni non può rappresentare il territorio

Il dibattito sul futuro di Scrp viene spesso sovrapposto a quello sul ruolo del Cremasco all’interno della Provincia e della Regione. Molti politici e altrettanti amministratori pubblici locali identificano infatti in Scrp l’organismo coagulante delle istanze del nostro territorio e deputato a rappresentarle e ad interloquire  con enti e istituzioni.
Opinione rispettabilissima, ma dalla quale è lecito dissentire ed esprimere un’opinione diversa. Dissenso motivato dal un timore che una Scrp, rappresentativa delle istanze del nostro territorio, affosserebbe la Repubblica del Tortello, intesa come entità geografica caratterizzata da una propria specificità politica, storica e culturale.
Scrp non può rappresentare il Cremasco.

Una società per azioni,  anche se controllata al cento per cento dai  comuni, non esprime l’unità politica del territorio. Il parametro economico prevarrebbe su tutti gli altri e buonanotte alla politica, al ruolo dei comuni, agli infiniti, ma indispensabili, bla, bla, bla sugli ideali fondanti l’amministrazione del bene comune.  Una società per azioni deve fare quadrare i conti e le anime candide che, in buona fede, lo dimenticano, scendano dalla pianta e  si confrontino con la realtà.

Una società per azioni si giustifica se 2 più 2 fa 4, meglio ancora 5. Se fa 3 chiude bottega o viene ceduta al miglior offerente. Se una società per azioni pubblica chiude saranno i cittadini a ripianare il buco. Se viene ceduta  al miglior offerente, come è avvenuto con Lgh e A2A, viene messa una pezza al disastro e nel contempo si affossano i sogni di gloria.

Nelle assemblee delle società per azioni non vige la regola di una testa un voto, quello per il quale  una Cinquecento conta quanto una Ferrari. Principio democratico valido in politica, ma  eretico per il diritto societario che misura la rappresentatività in funzione del numero di  azioni possedute. Un criterio molto pragmatico ed equo per il business.  Criterio che riconosce alla Ferrari il diritto di contare di più di una Cinquecento. In  soldoni, in una società per azioni i detentori dei pacchetti azionari più consistenti comandano. I restanti soci,  il parco buoi nel gergo borsistico,  si adeguano. Scrp è una società per azioni e giustamente si attiene alle regole e alle norme che regolano questa materia con la coreografica dei pecoroni introdotti da un sindaco possessore di una Ferrari e che si aggiungono o scalzano ( non si è capito bene) i tradizionali buoi.
In Scrp, 4  soci (Crema, Offanengo, Pandino,  Castelleone) su 53 detengono il 44,59 per cento delle azioni. L’amministrazione provinciale ne possiede il 4 per cento. I quattro moschettieri, più ‘lo straniero’ raggiungono il 48,59.

Cinque Ferrari possono imporre a quaranta Cinquecento le loro decisioni e fare felice il fantasma del marchese del Grillo: «Mi spiace ma io sono io e voi non siete un cazzo». Fine della storia.
Se Scrp rappresentasse il Cremasco, quattro comuni e lo ‘straniero’  potrebbero determinarne il  destino che, per carità, potrebbe essere radioso, ma sia concesso dubitarne.
Il Cremasco non può essere rappresentato da un consiglio di amministrazione di una società, foss’anche il migliore al mondo.

Le scelte di un territorio devono passare attraverso un confronto dei soggetti che lo costituiscono in un organismo politico nel quale la Ferrari conta come una Cinquecento. Un organismo che  esprima un leader che lo guidi. Un generale privo di pregiudizi e in possesso di una patente per piloti di formula uno e non di quella per autosburla, come spesso è accaduto nel passato remoto e in quello recente.
Un’esperienza in questa direzione è stata sperimentata nei mesi scorsi con la creazione del Comitato dell’area omogenea. L’organismo aveva trovato un metodo di lavoro e di condivisione che aveva illuso dell’avvento di una fase nuova nella politica locale con i sindaci protagonisti e i partiti meno asfissianti. Ma i sogni svaniscono all’alba.

L’esperienza è caduta nell’oblio. E’ necessario  ricominciare con nuova energia e medesimi ideali.  Con mente aperta e spirito critico.
«Non puoi fuggire dai tuoi peccati solo scappando di casa» ammonisce De Niro in Cape fear. Il Cremasco non può fuggire dai suoi errori rifugiandosi in Scrp. Già, una società per azioni non rappresenta il territorio.

Antonio  Grassi

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