Sus… surreale, bisestile (abolite tutti i 29 febbraio)

Sus… surreale, bisestile (abolite tutti i 29 febbraio)

Alle 21 virgola 03 dell’anno di grazia 2016, in data incerta perché era sbronzo tradito, scoprì che un decreto legge aveva deciso di sottrargli tutti i bisestile della sua vita precedente a far capo dal 29 febbraio dell’anno in corso, che sarebbero stati trattenuti sulla prossima bolletta.

Non se ne ebbe tanto a male, visto che tutti i precedenti erano stati regolarmente pagati e magari ci sarebbe stato anche un rimborso. Però… Vedersi abolire tutti quanti i 29 febbraio di una vita, insomma… C’è ne sarà stato almeno uno degno di essere ricordato? Forse si, ma bisognava fare il conto al contrario e in quel momento non era in grado di fare le differenze tra i numeri pari e quelli dispari. A ritroso nemmeno si ricordava di quando l’avevano buttato fuori dall’ultima bettola.

Ma il 29 febbraio è un giorno importante, cazzo, è un giorno filosofico. Aspetti un momento, crocerossina, che mi viene da vomitare e non vorrei sporcarle l’ambulanza.

Vomitò solo pensieri, abbastanza per convincere il medico di turno del pronto soccorso a tenerlo sdraiato per quel tanto di giorni che servono per smaltire una sbronza enciclopedica. Non trovarono altro spazio che parcheggiarlo nella camera mortuaria. Al momento occupata da un marmo su quattro, ma mettetegli attorno un paio di coperte che poi, quando si sveglia, magari scappa per lo spavento.

Perché le coperte? domandò l’infermiere.

Secondo le previsioni meteo il 29 febbraio dovrebbe essere un giorno freddo.

Così fu, mentre nel frattempo sopra i marmorei ricoveri erano state adagiate le spoglie mortali di altre, innumerevoli, anime in attesa di responso. L’ultima di queste non ne voleva assolutamente sapere di finire all’inferno. Non per altro, ma soffriva terribilmente il caldo.

Lo sbronzo aprì gli occhi e, contrariamente alle ipotesi del medico di turno, non pensò minimamente di darsi alla fuga, anzi: “Cazzo! Ma va che bella figa che c’è qui!”

“Non fare il cretino, io sono morta.”

“Ah! E quando sarebbe successo?”

“Il 29 febbraio. Ma ero assente.”

“Oh bella. Sai che a me, con circolare ministeriale vattelappesca, è stato impedito di nascere il 29 febbraio?”

“E allora?”

“Potrei anche non esistere.”

“Alquanto suggestivo. La morta e il fantasma. Ci manca solo che mi dai un bacio e siamo a posto.”

“Posso?”

“Ho detto un bacio, cavallante!”

Dottore, dottore! La ragazza morta e l’ubriaco sono scomparsi.

 

Beppe Cerutti

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