Sussurpoesia, disoccupate l’Italia dai sogni è meglio il lavoro

Sussurpoesia, disoccupate l’Italia dai sogni è meglio il lavoro

Soffre maledettamente la crisi il Cremasco, la Danone di Casale a rischio chiusura è una ferita che sanguina pesantemente, il pericolo è che altre multinazionali (speriamo di no) del territorio vadano in cortocircuito. Noi di Sussurrandom lo andiamo dicendo da tempo, urge convocare un “Tavolo sull’Economia” (e finalmente le istituzioni pare abbiano accolto l’input) per monitorare costantemente la salute del tessuto economico autoctono. E’ infatti meglio prevenire che curare, perché chiudere le stalle quando ormai i buoi sono scappati (lo sport preferito ahimè in Italia) è una tendenza da cancellare definitivamente. La Sussurpoesia della settimana è dunque questa:     

 

Disoccupare Italia

 

E’ un’Italia Italietta

Dove tutto

Sembra cambiare

Apparentemente

Per poi sostanzialmente

Nulla concretamente mutare;

Disoccupare Italia

Con comici astuti

Che seminano caos

Seguendo oscure strategie

E politici menestrelli

Che cavalcano il casino

Senza arte ne parte

Mentre fuori dal coro

Cervelli fini fuggono,

Pochi imprenditori

Ginestre nel deserto,

Investono nell’indifferenza

Immersi nella retorica

E il popolo disoccupato,

Complice o suo malgrado

Quotidianamente si sbatte

Soffrendo la prepotenza

Di un sistema viziato

Basato su fluido diritto

Ispirato da poteri forti

Volutamente malato,

Radicalmente corrotto:

Riuscirà il novello Fiorentino

A ispirare il Risorgimento?

Stefano Mauri

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