Sussursport, poco più di 450 persone per la partita della vita del Pergo sono numeri da Cnd

Sussursport, poco più di 450 persone per la partita della vita del Pergo sono numeri da Cnd

Detto fuori dai denti: perdere al cospetto della capolista Bassano ci sta, ciò che stona in questa disastrosa stagione cannibale (nata male, proseguita peggio) sono  gli atteggiamenti disarmanti esibiti dal Pergo nelle recenti, tragicomiche apparizioni in quel di Bra e Monza.

Se poi aggiungiamo il fatto che, lo scorso weekend, al Voltini per assistere alla decisiva contesa con la truppa veneta cara a mister Diesel Rossi c’erano poco più di 450 persone, beh, forse è necessario arrendersi all’evidenza che il Pergo (soltanto la matematica concede flebili speranze salvezza) merita l’attuale, deludente posizione in graduatoria. Particolare non indifferente, a margine dell’aspetto calcistico, a distanza di quasi due anni bisogna inoltre rivedere, o meglio, resettare l’intera operazione Pergolettese, rivisitazione questa necessaria per ridisegnare serenamente  nuovi obiettivi futuri e andare oltre girando finalmente pagina. Il trasferimento d’ufficio del Pizzighettone sulle cremasche rive del fiume Serio per salvare il salvabile e, soprattutto per far ripartire, al netto da qualsiasi pendenza dal Cnd quel che restava del Pergocrema, nonostante l’immediato trionfo (successo arrivato forse troppo in fretta) sul campo della squadra allenata dall’ex (e rimpianto da molti in città) mister Roberto Venturato, ecco da una parte degli sportivi autoctoni non è mai stato assimilato.

Come fare per girare pagina? Riabilitare o rivedere concretamente l’intera, recente storia calcistica gialloblù, compreso il periodo caratterizzato dalla presidenza di Lord Max Aschedamini, per ripartire dalle fondamenta e ricostruire la società potrebbe essere un incoraggiante inizio. Cesare Fogliazza (non ha mai digerito l’ultima vip intervista di un ex tecnico gialloblù), deus ex machina del sodalizio rivierasco cremasco la materia calcistica la conosce, qualora decidesse di raddoppiare l’impegno (e non di lasciare dunque) ha le carte in regola per proseguire; certamente sarebbe buona cosa se mutasse angolazione visiva frequentando, oltre al solito salotto dei poteri forti, altre location, per rimettere in carreggiata la sua creatura. Il calcio cittadino sta attraversano un periodo crepuscolare, lo ha scritto anche Antonio Grassi (giornalista scrittore) sul suo blog collegato al sito istituzionale del quotidiano La Provincia e la Pergolettese (in crisi d’identità e di risultati) per funzionare sul serio non deve essere l’intuizione preparata e aristocratica di un singolo, ma l’espressione appassionata e popolare di una città.

Stefano Mauri

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