Uno sconosciuto finanziato dalle persone, esce Volo Pindarico di Mao Medici

Uno sconosciuto finanziato dalle persone, esce Volo Pindarico di Mao Medici

Finanziato dal crowdfounding esce il disco del cantautore Mao Medici

“Volo Pindarico racconta la mia vita, quello che mi ha fatto arrivare ad essere ciò che sono, una rivalsa verso un fato a volte avverso, che non mi ha piegato ma, al contrario, ha fortificato le gambe per continuare il mio viaggio”.

Perché Volo Pindarico?

Perché é un distacco dalla realtà con ingresso in un mondo parallelo, se fosse stato tutto differente chi sarei? Cosa mi sarebbe accaduto? Una sorta di “droga autofinanziata” dal mio cervello a livello subconscio. Senza uso di sostanze sintetiche o allucinogene, solo una libera divagazione creata da me, dalla mia immaginazione e creatività. Un distacco dall’oggi per approdare ai ricordi, alle emozioni, alle aspirazioni. Sono dell’idea che se non accetti e ami il tuo passato, qualunque esso sia, non sarai mai realmente sereno, ma questo è un mio punto di vista. Volo pindarico perché passo da un argomento all’altro rimanendo in un contesto unitario.Mantenendo sempre un filo conduttore in tutto quello che racconto e in cui divago: me stesso.

Perché 13 canzoni?

Volo Pindarico è composto da 13 lettere, mio figlio è stato operato il giorno 13, io non ho mai fatto 13…almeno in una cosa, 13 l’ho fatto…nel mio disco.

Perché il disco?

E’ il mio secondo disco in solitaria. Il primo, “Cenere”, ha portato molte cose e situazioni buone. Un disco chitarra e voce.
Avevo voglia, la mia creatività aveva voglia, di esprimermi ed esprimere altre cosine, magari con amici musicisti e così ho preparato Volo Pindarico.
La sua storia é pazzesca. Ho presentato il progetto a Music Raiser i quali lo hanno accettato. Quindi crowdfunding-persone-ricompense. Il disco ha raggiunto l’obbiettivo della cifra preposta e quindi é stato finanziato…dalle persone. Dalla gente comune che mi ha fatto capire che, forse, qualcosina di buono lo sto facendo..

Al disco hanno collaborato musicisti che tra loro non si sono mai incontrati. Andrea Meloni (percussioni) Raccardo Zaffaroni (contrabbasso) Fabio Beretta (tromba) Marina Zadora (sax) Anakin Mc (rap). Marina Zadora vive in Russia. Conosciuta attraverso facebook le ho chiesto se le andasse di collaborare. Quando mi ha risposto “sì”, le ho inviato la traccia via mail, lei ha ascoltato il tutto, ha interpretato a suo modo quello che le passava il brano, ha registrato la sua traccia e me l’ha spedita via mail. Io l’ho presa, senza alcuna modifica l’ho portata in studio (wardencliff di biassono) dall’amico Gigi de Martino, e l’abbiamo mixata con la mia traccia. Questo per i tre brani che le ho proposto (Parole per me, Blue jeans e Ma vaffanculo)

Con Meloni ci conosciamo da tempo e avevamo già lavorato insieme. Riccardo Zaffaroni l’ho conosciuto ad una serata dove si esibiva con un amico comune, lui proviene dal jazz. Quando gli ho proposto il tutto (e dopo aver ascoltato) aveva voglia di cimentarsi in questa “pazzia”.
Anakin MC é un rapper che vive in Francia, nonché mio cugino. Stessa cosa che con Marina, proposto un brano dove ci sentivo un flow e lui ha realizzato il tutto in Francia, mandato via mail e mixato in studio.

Fabio Beretta é l’amico di una vita, ci tenevo davvero tanto ad averlo nel disco e suonarci insieme. Ha realizzato le trombe in “Alba” e “Cado giù”.
Selenia Fenu Mele è un’amica che ho conosciuto sempre via social. Avevo indetto un piccolo contest dove chi avesse vinto avrebbe realizzato un testo per il mio nuovo disco ed io lo avrei interpretato e musicato. Alba é il testo di questa grande amica, un brano il cui scrivere si discosta dal mio, ma non per questo meno bello, anzi. Mi é piaciuto dovermi mettere a disposizione di un testo di qualcun altro. Mi é piaciuto molto.

All’interno del booklet troverete anche due immagini realizzate da due illustratori sempre conosciuti attraverso i social. Roberto Orecchioni (robbydesign) e Ivan Passamani (ipDraw) che hanno realizzato le due tavole ad hoc per il disco ed il booklet senza pretendere nulla. Una grande umiltà da parte di tutti quelli con cui ho collaborato, sottolineo che non hanno voluto niente, hanno fatto tutto GRATIS..e non é da tutti. Per questo, appena posso li nomino e do loro merito e atto del loro lavoro.
Una nota interessante é che tutte le immagini del booklet e di copertina del disco sono state scattate da mio figlio(ai tempi 3 anni) con il mio smartphone mentre eravamo ai giardinetti.

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