A Crema non si parla un inglese capibile e si guarda troppo all’uomo nero

A Crema non si parla un inglese capibile e si guarda troppo all’uomo nero

Devo studiare l’inglese perché lo parlo male e lo capisco ancor meno. E questo in un’economia locale caratterizzata dalla presenza, fortunatamente, di multinazionali beh … non è il massimo.

Al netto di programmi populisti, anacronistici e demagogici infatti, volenti o dolenti viviamo ormai, come il gruppo RinasciMenti insegna, in un mondo globale, ergo non guardiamo con sospetto all’uomo nero che, tra le tante cose potrebbe essere un manager in trasferta già in difficoltà di suo perché nel Granducato del Tortello non si parlano bene, salvo eccezioni, le lingue straniere.

A proposito: nei giorni scorsi, non lontano da noi, purtroppo fatti di cronaca nera (tragedie che mai dovrebbero capitare) hanno insanguinato le vicinissime provincie di Brescia e Bergamo. Essendo però la mano omicida italiana, ecco nessun politico populista ha calcato la mano invocando maggior sicurezza. Questo è sì un altro discorso, ma vale la pena sottolinearlo questo aspetto. No?

Per carità, c’è poi il problema dei profughi, in troppi ormai in Italia e dalle nostre parti. La situazione è di difficile soluzione causa le portate internazionali della questione, ma qualcosina andrebbe fatto forse. Cosa? Mah tanto per iniziare, per carità senza sfruttamenti e nel pieno rispetto delle cose e delle persone, quanti fuggono in cerca di fortuna dai paesi d’origine, forse andrebbero coinvolti con maggiore convinzione in lavori di pubblica utilità da concordare coi comuni ove risiedono.

Laddove infine si sentono, dagli immigrati regolari residenti tra Crema e Cremasco (ma impariamo ad andare oltre gli orizzonti che i confini e i provincialismi esasperati fanno male) giungere timidi, sottili, ma cortesi richieste di dialogo… tendiamo la mano che eventualmente dialogando arriveremo a capire che l’uomo nero (il buono e il gramo si trovano ovunque) non morde sempre.

Ovviamente massima condanna, fermezza e certezza della pena (voce deficitaria questa in Italia) verso chi commetti atti fuorilegge. Ma questo concetto vale per tutti, quindi bianchi, rossi, gialli, verdi e neri compresi.

Stefano Mauri

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