Andrea Maiocchi, Sales Manager e Pietro Di Pilato, il mastro birraio, in quel di Codogno, animano e fanno vivere il Birrificio Artigianale Brewfist (www.brewfist.it), fondato nel 2010. L’attività vanta un impianto da 30 ettolitri installato fin da subito e uno spirito giovane, dinamico e intraprendente, in corsa continua verso l’obiettivo di trovare la perfezione negli aromi nella loro birra. Senza dubbio, il prodotto più squarciante dei birrai lodigiani è la Vecchia Lodi: barley wine elegante, unica e potente, che si presta a un lunghissimo invecchiamento in cantina. Attento alle Eccellenze del territorio, a Crespiatica, enclave lodigiana in provincia di Cremona, l’Oste di Territorio Graziano Pavesi, anima il GstroPub ‘Tarantasio Stube’ (www.tarantasiostube.it), locale (Pub Gourmet, posto denso di PopCultura e Pizzeria d’Autore) unico al mondo e, tra le tante chicche enogastronomiche e birraie che propone, ebbene, non manca la mistica ‘Vecchia Lodi’.
Come mai hai scelto un nome mitologico, mistico qual è appunto Tarantasio per la tua attività?
Per non essere banale, per colpire nel segno e attirare attenzione sul web e non solo, beh ho scelto di dargli il nome del leggendario drago che terrorizzava chi bazzicava dalle parti del Lago Gerundo, territorio che un tempo, caratterizzava quella parte di Lombardia che oggi ci ospita. Crespiatica è un paese sospeso, al confine tra le provincie di Cremona e Lodi, avevo pure pensato di chiamare il mio locale Dogana, ma Tarantasio l’ho trovato più originale.
Quindi alla fine è arrivato il mistico e mitologico Drago a rappresentare il tuo locale attraverso un’opera d’arte piazzata proprio all’ingresso?
Sì e sono orgoglioso di aver trovato il mio Tarantasio (il nome di un drago leggendario che terrorizzava gli abitanti dell’antico lago Gerundo, oggi prosciugato) dopo varie ricerche, realizzato dal bravissimo artista Pasini. Tra le altre cose, l’installazione della statua si è rivelata una vera festa caratterizzata dalla presenza di tanti amici.
A proposito: il giornalista scrittore Fabio Conti ha degustato ed elogiato il “Femore”, forse la portata che più ti rappresenta…
E’ un piatto particolare rappresentato, per farla breve, da un ossobuco tagliato in orizzontale, col midollo cotto al forno, impreziosito da Battuta di Fassona proveniente dalla premiata macelleria Cazzamali di Romanengo bagnata, coccolata da Finger Lime coltivato dal sottoscritto. Ecco, attraverso i miei piatti provo a parlare di storie, persone e territori. E la gente apprezza la mia proposta.
Le pizze: meravigliosamente gustose e tutte da gustare, non a caso quindi hanno i nomi, in dialetto, dei paesi che si affacciavano sul lago Gerundo…
Esattamente e vanno degustate tutte.
Allora, Graziano Pavesi, col Tarantasio ha creato un luogo dove la passione familiare incontra nuove sfide culinarie. Da 5 generazioni, la sua famiglia ha portato avanti l’arte della panificazione, con un’eredità che ha visto la nascita di panifici in varie località grazie alla dedizione del papà Franco e del nonno Ennio.
L’ultimo a lasciare il mondo della panificazione è stato Ennio, fratello di Graziano, che ha continuato a lavorare nel panificio di Crespiatica.
Questa connessione profonda con l’arte del pane forma la base del nuovo percorso culinario. Pure la mamma di Graziano, Giuseppina, ha sempre lavorato nel settore culinario e gastronomico, gestendo per anni un noto negozio di alimentari a Crespiatica, portando così avanti una lunga tradizione di famiglia. Nell’ottobre 2019 la svolta: l’arrivo del GastroPub Tarantasio, Pub Gourmet dove tradizione e innovazione si fondono.
stefano mauri