Allora, quelli del Gambero Rosso, nel 2023 hanno scritto che … “la Rascasse che campeggia dall’insegna – letteralmente lo scorfano – è un omaggio al tornante, con annesso il famoso locale, che chiude l’ultimo tratto del celeberrimo circuito di Formula 1 di Monaco, di cui uno dei due proprietari, Roberto Attilio Nisoli, è grande appassionato. Ma la curva che si celebra qui, da Ribelle e Rascasse, immette metaforicamente anche in una forma innovativa e accattivante di ristorazione, che difficilmente immagineremmo prima d’aver varcato la corte ottocentesca in cui sorge il ristorante, nel centro dell’operosa cittadina di Treviglio (BG) tra Bergamo e Milano.
Di ribelle, anzitutto – l’altro nome del ristorante -, c’è lo spirito dei due giovani e appassionati proprietari (di Nisoli insieme all’amico di sempre Ruggero Del Zotti) e che nell’omaggiare la Barbera frizzante rosé di Camillo Donati, la Ribelle appunto, hanno voluto sottolineare quel tono genuino, brioso ma soprattutto conviviale, in comune con questo vino naturale, carattere che i due hanno voluto imprimere al loro locale”.

La cucina del gioiello enogastronomico trevigliese è affidata allo chef Giacomo Ercoli, milanese, con esperienze lavorative da Carlo Cracco. Ah … nel menù, il Salva Cremasco: da solo, oppure, in abbinamento ad altri piatti, tipo, solo per fare un esempio, uno spettacolare (il piatto ora non è in carta comunque) uovo pochè fritto, servito su salsa di datterini rossi e, appunto, fonduta di Salva Cremasco Dop, beh non manca mai.

stefano mauri

(Visited 1 times, 1 visits today)