Al via la nuova Consulta dei Giovani, vedremo se sapranno fare meglio (o peggio) di quella storica

Al via la nuova Consulta dei Giovani, vedremo se sapranno fare meglio (o peggio) di quella storica

Mi divertivano, anche se ho passato anni a criticarle, le consulte nate ai tempi se non erro della prima amministrazione Ceravolo. Soprattutto con quella dei Giovani ho intrattenuto per anni un rapporto amore/odio (odio per modo di dire ovviamente). Da quella storica sono usciti fior fior di nomi, avevamo già fatto un articolo a tema anni fa. I nuovi nomi di cui si parlerà nei prossimi anni, non so se lo farò io, vedremo, sono quelli presentati nei giorni scorsi al momento di insediamento del nuovo organo. La prima assemblea ha visto un organo consultivo composto da ben 56 ragazzi, dai 16 ai 29 anni, votare il seguente direttivo: Adalberto Bellandi, Davide Bosio, Beatrice Brolio, Brian Casali, Teresa Sara Fracchiolla, Marco Guerini, Gaia Manzoni, Anna Zeloni, Luca Zilioli; presidente e vice presidente, Giorgio Cardile e Giorgio Basso Ricci.

Un bel po’ dei nomi del direttivo già si erano distinti in altre attività, e va benissimo.

 

Nel suo saluto il sindaco Stefania Bonaldi ha detto: “Siamo qui stasera perché abbiamo chiara l’idea che i giovani abbiano molto da insegnare “ai grandi”. Non è più quell’affermazione un poco ruffiana che si usava fino a non molto tempo fa, per gratificare generazioni alle quali poi magari chiediamo solo di non disturbarci troppo con le loro inquietudini. No, non è questo, stavolta è una certezza che nasce dalla presa d’atto dell’incompletezza di un mondo privo del contributo dei giovani, della mancanza di prospettive e di speranza di un mondo mutilato della creatività e dell’ottimismo di voi ragazzi e ragazze”.

Staremo a vedere cosa combineranno e personalmente vedrò se ritenermi ancora sufficientemente giovane per scriverci qualcosa o ormai vecchio e reazionario tanto da fregarmene. Intanto buon lavoro.

Emanuele Mandelli

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