In formissima, strepitosa, energetica, clamorosa, magica, unica: come le atmosfere anni Novanta, Popdance, bravissima, ispirata, serena e bella, per celebrare il suo atteso ritorno alla dance, Alexia (Chapeau) ha annunciato il concerto-evento “The Party – Back To The Dancefloor”, in cartello al Fabrique di Milano il 26 marzo 2026. Tornando nell’anno in corso, l’artista, dopo la data Zero a Crema dello scorso 14 maggio, sarà impegnata per tutta l’estate con un tour europeo. Letteralmente, al Teatro San Domenico, Alessia Aquilani, letteralmente ha spaccato, riportando, sul palco, il pathos PopDance che piace sempre. E così, l’artista, ha ringraziato la capitale del Granducato del Tortello, dopo le prove generali del suo ritorno: “Ci avete accolti, coccolati e abbracciati col vostro calore. Grazie teatro San Domenico, grazie Crema”. Già, accompagnata dalla sua band: Alberto De Rossi (chitarra), Pasquale Cosco (basso), Nicola Lombardi (tastiere), Enrico Carugno (batteria) e Lorenza Rocchiccioli (vocalist), Alexia ha fatto ritornare Crema e il Cremasco, per una serata, tempio della movida lombarda. E così, Gianluca Savoldi (nella foto è con Alexia e il presidente della Fondazione Guido Giordana): membro della Fondazione san Domenico, giornalista, appassionato cultore della musica da balera e cantante, via social ha scritto: “Che serata, Teatro San Domenico di Crema! Alexia è tornata, ha recuperato idealmente quella data persa nel 2020. Ha portato sul palco il suo tour estivo e… sorpresa: tra un anno grande party al Fabrique di Milano per celebrare la sua carriera. Il pubblico ha battuto le mani dall’inizio alla fine, c’era chi ballava ai lati della sala per non togliere la visuale, chi è partito con un trenino. Un vero party anni ’90!
Canzoni che abbiamo cantato e ballato tutti su musicassetta o CD, brani che profumano di estate e leggerezza. Alexia? Voce immutata nel tempo. Emozionante nei brani di Sanremo, potente negli omaggi a Aretha Franklin e Cher. Per una sera, il nostro Teatro è diventato una pista da ballo dove ritrovarsi con venticinque anni in meno. Un teatro per tutti. Proprio come l’ho sempre sognato. E siamo solo all’inizio”.
stefano mauri