Alloni: “Un solo piano regolatore per tutti i comuni cremaschi. Bonaldi leader”

In “pensione” da pochissimo tempo, l’ex consigliere regionale (ed ex di tante altre cose e cariche) Agostino Alloni, pezzo da novanta del Partito Democratico autoctono, beh è sempre persona disponibile, informata sui fatti e lungimirante. E con lui abbiamo scambiato quattro chiacchiere per capire che aria tira intorno a noi.
Come sta il pensionato Agostino?
Bene in salute fortunatamente e attivo nella cura delle mie passioni.
Quindi considerando la tua passione per la politica sei sempre in pista…
Come ho più volte ripetuto non mi vedrete più impegnato attivamente in ruoli diciamo istituzionali e ufficiali. Ma per il resto sono sempre qui, pronto a dire la mia ammesso e non concesso interessi a qualcuno.
Il sindaco di Stefania Bonaldi è il giusto leader del comprensorio Cremasco?
Sì e ricordiamo che in un clima non favorevole al centrosinistra, ecco meno di un anno fa Stefania ha rivinto le elezioni: la leadership è giusto sia sua, è una risorsa.
Può diventare preziosa anche in prospettiva nazionale per la rifondazione del Pd?
Per me sì, ma questo deve dirlo lei. Nel 1996 rinunciai alla candidatura in Parlamento perché essendo legato al mio territorio a Roma mi sarei sentito un pesce fuor d’acqua. Se un giorno la Bonaldi lo vorrà o si accorgerà di volerlo si rivelerà indubbiamente preziosa pure in altri incarichi.
Si parla meno di area vasta ultimamente…
Ed è un errore a mio modesto parere che dovremmo continuare a guardare, lavorando in tal senso, verso Lodi e Milano, con Cremona fisiologicamente più contigua al Po e Mantova. Ritengo tra l’altro sia giunto il momento che i 48 comuni del Cremasco adottino un unico piano regolatore per quanto riguarda le grandi scelte riguardanti i grossi obiettivi strategici, lasciando ai sindaci margini su decisioni per così dire prettamente locali. Ben vengano nuove realtà produttive dalle nostre parti che sono e saranno sempre benvenute. Ritengo però sbagliato che ad Offanengo si stravolgano terre, spazi verdi e viabilità, intasando ulteriormente una zona già industrializzata per costruire un’azienda (Chromavis, ndr) ex novo. Non si poteva, nell’ambito delle ampie strategie poc’anzi menzionate, spostare il tutto più avanti di qualche chilometro utilizzando capannoni liberi e abbandonati a Romanengo? Soprattutto per questi motivi servirebbe un’unica diciamo cabina di regia. No?
Due parole sul PD allo sbando?
Matteo Renzi dopo il primo Governo Prodi lo valuto il miglior Premier degli ultimi anni. E’ però divisivo, inclusivo all’eccesso e personalizzante, quindi non può fare il segretario di partito. In Europa non dimentichiamolo vanno di moda i movimenti populisti e questo non giova a noi democratici. Ma sono fiducioso e tra cinque anni vedrete che il vento muterà nuovamente.
A Roma è giusto restiate all’opposizione?
Soltanto se Sergio Mattarella chiamerà all’appello per varare un Governo del Presidente dovremmo necessariamente schierarci. Ma lasciamo perdere sinergie non richieste ufficialmente dal Capo di Stato con Lega, Forza Italia o Cinque Stelle.
Senti ma da buon milanista che sei … più facile tornino protagonisti nell’immediatezza i Democratici o che il Milan vinca lo scudetto a breve giro?
Domanda difficile, ma nonostante le oggettive comuni difficoltà guardo avanti con fiducioso, sereno ottimismo.
Stefano Mauri