Andrea Spinelli: Maneskin a Sanremo svolta Rock, ma meritava pure Annalisa

Andrea Spinelli: Maneskin a Sanremo svolta Rock, ma meritava pure Annalisa

Cantautore, musicista, Rocker, anima libera e fuori dal coro, ma soprattutto voce degli Overdreams, leggendaria band cremasca, con Andrea Spinelli siamo a tornati a parlare di cosette sanremesi. E non solo.

Avevi detto che non l’avresti guardato, ma alla fine ammettilo: uno sguardo al Festival, dalla Tv di casa tua l’hai lanciato?

Ammetto che ho peccato! Scherzi a parte ho visto qualcosa e devo ammettere di averlo trovato più interessante degli anni scorsi. Merito del cast un pochino alternativo composto anche da cantanti di solito più abituati ai club che a platee tipo l’Ariston. Ho apprezzato Bugo, meno Renga. Ma perché Francesco ha scelto di portare al Festival quella canzone, mah!

Avevi detto che bisognava osare col Rock e hanno vinto i Maneskin…

Complimentissimi a loro, questa svolta mi ha colpito. Ma secondo me meritava il primo posto Annalisa, tecnicamente perfetta, gran voce.

E l’altro brano del compositore, tuo buon conoscente e cremasco tra l’altro, Davide Simonetta, vale a dire: “Chiamami per nome” di Fedez e Francesca Michielin?

Dietro c’è un lavoro autorale enorme, l’arrangiamento è incredibile ho sentito una scala particolare, il ritornello, intrigantissimo, era diverso dai soliti ritornelli.

Sabato uscirà il vostro video musicale del vostro ultimo brano: “Volevo fare un disco indie”…

Sì state collegati e pronti a cliccare il nostro canale YouTube, quello degli Overdreams ovviamente.

E poi…

Speriamo che il maledetto virus ci conceda tregua, così per l’estate faremo uscire un’altra canzone dell’album: “Una vita di merda”.

stefano mauri

 

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