Estate, tempo di ferie, serenità e relax, ma non per tutti. Per molte famiglie, purtroppo, i mesi più spensierati rappresentano in realtà“un problema da risolvere”, un tempo difficilissimo da sostenere. Da anni Anffas Crema Apssegnala il problema che si ripresenta puntuale in ogni periodo estivo per alcunefamiglie del nostro territorio. “Durante le vacanze estive le famiglie con bambini che necessitano di sostegni strutturati sitrovano ad affrontare enormi ostacoli. Le scuole chiuse significano mancanza disupporto adeguato e i Centri estivi privati, seppur specializzati, sono spesso troppocostosi per molte famiglie”, premette la presidente Daniela Martinenghi. Tale situazione crea innanzitutto una discriminazione economica, costringendo le famiglie apagare cifre multiple rispetto ai Centri per bambini normodotati.

La questione riguarda le pari opportunità e i diritti delle persone con disabilità, ma anche la conciliazione vita/lavoro di mamme e papà. “La mancanza diriconoscimento pubblico e il sostegno finanziario insufficiente costringono molti nuclei a rinunciare alle vacanze o a trovare soluzioni alternative, che spesso nonsoddisfano le necessità dei loro figli. Questo comporta una disparità di trattamentoinaccettabile”, commenta ancora Martinenghi insieme al Direttivo di Anffas Crema. Se è vero che il Comune di Crema, ad esempio, eroga sostegni economici ad hoc, è altrettanto vero che i fondi non risultano sufficienti. “Ci piacerebbe poter concretizzare una sinergia tra il non profit, il profit e le istituzioni,così da affrontare questo tema e sostenere i costi in modo più efficace, specie per chi non ricevefinanziamenti dalla misura regionale B1 o dallo Stato attraverso la B2”. Le coperture economiche per l’estate, insomma, vanno messe a sistema!

Anffas intende farsi portavoce di tutte le famiglie con minori con disabilità che ogni anno vivono l’arrivo dei mesi caldi con apprensione. “Inutile nasconderci: dalla fine delle scuole all’inizio di giugno, queste famiglie si trovano senzariferimenti e nel vuoto, senza poter usufruire dei servizi di conciliazione vita-lavoro delle altre famiglie perchénon adeguati alle situazioni dei loro figli”, aggiunge la presidente Anffas.Da qualche anno il nostro territorio si è dotato, fortunatamente, di Centri estivi dedicati o diaccompagnamenti personalizzati nei Centri estivi comunali e Grest parrocchiali, ma con costi altissimi a carico,perlopiù, delle famiglie stesse. “Di fatto questa situazione è discriminatoria: le rette di questi Centriraggiungono spesso il 300-400% in più rispetto a quelli comunali o parrocchiali”.

D’estate la strada affinché la disabilità diventi un pezzo ordinario della quotidianità torna a essere tutta in salita. La richiesta di Anffas Crema è semplice. “Che le famiglie dei minori con disabilità possano contribuire sostenendola stessa quota/retta dei Centri estivi comunali e/o parrocchiali e che il restante costo sia a caricodell’amministrazione stessa, non come misura di integrazione al reddito, ma come sostegno a un servizionecessario nei progetti di vita dei minori stessi previsti dall’art 14 L. 328/2000, e ribadito dall’art. dellaConvenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (art. 7, Minori con disabilità)”. Sì perché “aver bisogno di sostegni e servizi specifici non è una scelta, è una necessità di cui le nostre famigliefarebbero volentieri a meno.I tempi sono maturi anche per costituire un fondo distrettuale che vada incontro a queste esigenzeormai imprescindibili”, conclude Martinenghi.

 

 

 

 

LE PROPOSTE DI FONDAZIONE ALBA ANFFAS E IGEA

 

L’estate è alle porte: vi aspettiamo!Al nostro centro estivo per bambini e ragazzi con disabilità, che conta su tre proposte, ci saranno delle belle novità. Fondazione Alba Anffas Crema organizza le attività insieme alla Cooperativa sociale Igea presso la scuola primaria di Castelnuovo in via Valsecchi, divenuta ormai uno dei cuori pulsanti dell’estate cremasca.

Dal 16 al 27 giugno, dal 4 all’8 agosto e dal 25 agosto al 5 settembre sarà ancora “Zootropolis”, intervento ad alta intensità educativa. Dal 30 giugno al 1° agosto, invece, ecco “Per filo e per segno” sempre con interventi ad alta intensità educativa. Stesse date per “Città in tasca” (media intensità educativa). Per tutti c’è la possibilità di progetto e frequenza personalizzati (pasto compreso) e dicolloqui preliminari con i coordinatori. Iscrizioni entro il mercoledì precedente alla settimana di frequenza. Per informazioni su “Zootropolis” e “Per filo e per segno” si può contattare Manuela Minucciani al 349.2651850 per Città in tasca Giulia Nichetti al 349.2884422.

“IlCentro estivo nel quartiere consentirà di raggiungere agevolmente anche il centro città per diverse attività, quando possibile. L’intento è sempre di offrire un tempo estivo di qualità con proposte ludiche di alto livello. Perché tutti hanno diritto di divertirsi. Nell’elaborare questa scelta abbiamo anche pensato di offrire ai genitori una soluzione ottimale in ottica di conciliazione vita e lavoro”, spiega Nichetti di Anffas Crema. “La parola d’ordine – aggiunge – è divertimento”. Sono confermate varie attività di gioco, uscite in piscina (Anffas mette a disposizione la piscinaKered’Onda) e gite settimanali. “Per alcuni dei nostri ragazzi sarà anche possibile sperimentare la città e consolidare le relazioni di gruppo. In estate del resto non si fa altro che continuare il lavoro dell’inverno, con l’intento di consolidare le dinamiche di relazione, sfruttando la principale componente ludica. Il divertimento deve essere il valore aggiunto per ogni partecipante, indipendentemente dal funzionamento di ciascuno. Per questo il Centro estivo cerca di proporre le sue attività garantendo personalizzazione”.

I Centri estivi targati Anffas e Igea sono anche l’occasione per promuovereconcretamente l’integrazione. C’è una particolare attenzione per persone con disabilità agendo, però, nella convinzione di aprirsial territorio e, ad esempio, ai Grest parrocchiali.“Teniamo molto alla realizzazione di un progetto personalizzato anche per il tempo estivo affinché si possano davvero concretizzare opportunità di benessere”, la dichiarazione finale di Nichetti.

 

 

 

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