“Tornano i veleni sparsi sul territorio periurbano. Metodo di eliminazione atroce e vigliacco, indiscriminato, in quanto uccide anche i nostri animali domestici.
Ma, fosse anche mirato sulle sole nutrie, procedimento anche dannoso, e ciò l’ho personalmente rilevato, perché ogni volta si colpisce un’intera catena alimentare: uccido il topo? Muore in conseguenza un falco, o un gatto, o una volpe.
Vigiliamo, e non lo facciamo, nemmeno nei nostri giardini: i topi, molto intelligenti, vi assicuro che possono essere allontanati con dissuasori odorosi, mentre quando degli imbianchini mi hanno sterilizzato un formicaio immediatamente si è verificata una strage di gechi. Quindi avrò ancor più formiche!
Che tornino fionde e cerbottane piuttosto”!
Così postò via social il dottor Adriano Tango: medico, uomo di scienza, pensiero e scrittore. Massima attenzione, in certe zone periferiche di Crema, anche in prossimità delle aree cani, potrebbe esserci polpette avvelenate sparse da qualcuno.
stefano mauri