Avete già letto il libro “Gita in pianura” di Alex Corlazzoli? Contiene pure e clamorosamente un omaggio alla nebbia alla Alex

Avete già letto il libro “Gita in pianura” di Alex Corlazzoli? Contiene pure e clamorosamente un omaggio alla nebbia alla Alex

“Sono cresciuto mangiando pane, nebbia e cotechini: arrivano insieme, il giorno dei Santi e dei morti. È un appuntamento fisso.
Mia madre, per quella data, si faceva trovare preparata: aveva già fatto il cambio di stagione nell’armadio. Cappottino, canottiera di flanella sotto la camicia, scarponcini, sciarpa di lana, berretta. La nebbia poteva arrivare. Noi non la temevamo. È una sorta di etichetta antropologica dei popoli della Padania: in Sicilia ci definiscono “annegghiati” (da negghia, nebbia); introversi, chiusi, avvolti dalla bruma. Chi non vive in pianura ci immagina con il cappotto dai primi di novembre, chiusi in casa, senza vedere un metro di là dal nostro naso, una sorta di animali che si mimetizzano con la nebbia” (Cit. “Gita in pianura” Laterza)

Già… Avete già letto il libro “Gita in pianura” di Alex Corlazzoli? Contiene pure e clamorosamente un omaggio alla nebbia alla Alex

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