Un pubblico molto numeroso proveniente da tutta la Lombardia ha presenziato a tutti gli appuntamenti in programma, previsti per questa undicesima edizione.
Gli eventi proposti si sono rivelati di altissima qualità, trattando i Fab Four da tutti i punti di vista, valorizzando gli spazi della Fondazione e coinvolgendo molti giovani musicisti. Obiettivi dunque pienamente raggiunti dagli organizzatori.
“Noi della Fondazione San Domenico crediamo tanto in questo progetto per avvicinare i ragazzi alla musica. – dichiara Paolo Cella, musicista, Consigliere delegato della Fondazione San Domenico e direttore artistico del Festival – Questa è davvero un’opera culturale a tutti gli effetti che spazia in vari ambiti. Ringraziamo per esempio Riccardo Russino per la mostra che ci ha offerto uno spaccato dell’editoria, con documenti molto importanti che hanno permesso di capire come era il mondo di ieri rispetto a quello di oggi, dal punto di vista dell’informazione. Per non parlare di artisti quali Carlo Poddighe e Fabrizio Grecchi, di livello nazionale, che con la loro presenza, hanno alzato il livello qualitativo della proposta. La serata di sabato sera invece ha mostrato, non senza emozioni, come la musica possa unire le generazioni.”.
Hanno partecipato anche tante scuole del circondario, oltre ai ragazzi del Folcioni, creando una grande sinergia e un ottimo confronto tra realtà diverse, ma accomunate da uno stesso obiettivo: fare musica insieme.
“Il Festival ha riscosso un grande successo, con tantissimi musicisti giovani che si sono esibiti – spiega Giuseppe Strada, Presidente della Fondazione San Domenico – ha attirato anche un gran numero di appassionati Beatlesiani e non solo. Il merito va all’ottimo lavoro organizzativo di Paolo Cella e di tutta la Fondazione che l’ha supportato al meglio. Il progetto ha raggiunto ormai una dimensione nazionale ed è giusto che venga istituzionalizzato.”.
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