Un ospedale da campo, Crema tiene duro

di Beppe Severgnini | 21 marzo 2020

Crema è piccola, spiccia e robusta, la sorella piccola di Bergamo in provincia di Cremona. Ma oggi ha bisogno di aiuto, e l’aiuto è arrivato. Ci sono 271 contagi in città, 919 in tutto il cremasco

Ringraziare, mi sembrava doveroso. Ringraziare, guardare e salutare, senza stare tra i piedi. Perché chi deve montare un ospedale da campo in due giorni non ha tempo per la conversazione. Appoggio la bicicletta al cavalletto: da casa, ho pedalato per settecento metri. Mai avrei immaginato di vedere le gru, i camion e le tende gialle con le croci rosse nel parcheggio davanti al pronto soccorso. Crema è piccola, spiccia e robusta, la sorella piccola di Bergamo in provincia di Cremona. Ma oggi ha bisogno di aiuto, e l’aiuto è arrivato. Ci sono 271 contagi in città, 919 in tutto il cremasco. L’ospedale — che all’inizio ha assistito Codogno e la bassa lodigiana — non ce la fa più.

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