Buon 2018 vecchia Crema, capitale un po’ snob del Granducato del Tortello
Si è quindi chiusa, o meglio si sta chiudendo, una nuova annata bestiale su Crema e sul Granducato del Tortello, “contea” di cui appunto, la “Città Giocattolo” (Emanuele Mandelli dixit: ah … come mancano certi suoi scritti su queste “pagine marketta”, ndr) (state con noi nel 2018 che piani piano… n.d.em) è capitale. Che anno è stato il 2017? Mah… è stata un’avventura intensissima, caratterizzata tra le altre cose da una campagna elettorale lenta e non bella e da varie cosette che, come certi amori estivi, se ne andranno alla mezzanotte del 31 dicembre così … per restare.
Ah… probabilmente impegnati come siamo a sparlarci addosso, da buoni autoreferenziali (un pochino snob?) cremaschi, convinti alla fine che quel che abbiamo ci basterà, ecco non ci siamo accorti che a quanto pare stiamo entrando in piena epopea 4.0. Cosa dobbiamo fare per ritornare a camminare. Ehm… niente di speciale, magari basterà aprire gli occhi e tornare a sognare. Oppure non dobbiamo far niente, in fondo abbiamo già tutto. No? Ciò detto Buon 2018 vecchia Crema, patria dei Campanili dove così, per far vedere che c’è sempre uno più bravo (o furbo) dell’altro … tutto è doppio. O doppiato.
Stefano Mauri