Caffè Letterario di Crema Quando giovani e adulti se lo dicono per le rime

Caffè Letterario di Crema  Quando giovani e adulti se lo dicono per le rime

 

Luigi Garlando, autore di “Per questo mi chiamo Giovanni”

presenta il suo nuovo libro lunedì 27 febbraio

«Credo che da sempre le poesie vengano interpretate in modo sbagliato, come cipria, bellezza, effimero; invece incidono nella vita quotidiana individuale e collettiva. Non c’è una nazione che non abbia alla propria alba un poeta rivoluzionario, che ha cambiato la storia, che magari è morto sulle barricate. Anche oggi credo in questi momenti di riflessione che entrano nella storia quotidiana di ogni ragazzo». Insomma, la poesia come salvezza. A parlare è Luigi Garlando, firma di punta de La Gazzetta dello sport ma anche — ed è questo l’aspetto prevalente per noi oggi — autore di libri per ragazzi che possono essere non solo goduti ma anche fonte di ispirazione e riflessione per gli adulti. Suo «Per questo mi chiamo Giovanni», dedicato al giudice Falcone, un classico nelle scuole di tutta l’Italia. Con il nuovo romanzo «Siamo come scintille» proprio questo fa, alla sua maniera molto garbata e capace di colpire al cuore il lettore.

Ne parlerà al Caffè Letterario di Crema conversando con il poliziotto scrittore Girolamo Lacquaniti la sera di lunedì 27 febbraio, in sala Bottesini del Teatro San Domenico, con inizio alle 120,45 e ingresso libero. La serata sarà intervallata dagli intermezzi musicali di Clarissa Demurtas e Matteo Bacchio.

Come per tutte le manifestazioni del Caffè Letterario, anche questa è stata resa possibile dal contributo delle aziende che sostengono l’associazione culturale: Associazione Popolare di Crema per il territorio, Banca Cremasca e Mantovana, Sparkasse, libreria La Storia di Crema, il quotidiano La Provincia di Cremona e Crema e Icas sdi Vaiano.

“Siamo come scintille” racconta la storia di Scià, un’adolescente che riesce a diventare influencer grazie alla sua attività di instapoet: ogni giorno colleziona follower (è arrivata ormai a due milioni) grazie ai versi che pubblica su Instagram. E’ una ragazza come tante altre, e nonostante il grande successo sui social non va tanto bene a scuola e soffre di ansia, come molti suoi coetanei. Quando arriva il momento di pubblicare un suo libro, ha bisogno di un ghost writer, cioè di qualcuno che scriva per lei: ecco che entra in scena Gregorio, uno scrittore che ha pubblicato un solo romanzo di grande successo, diffidente nei confronti della ragazza. Tra i due nasce però una relazione profonda, che mette a nudo – e a confronto – adolescenza ed età adulta in un periodo storico tanto particolare. Gregorio è un uomo spiritoso e colto e conosce la grande letteratura; pensa ci sia ben poco da imparare da una ragazzina tutta social e frasi fatte. Scià ha capito molto presto che con i suoi pensieri schietti e le sue parole affilate può incontrare moltissime persone; e chissà che non possa far cambiare idea anche al presuntuoso scrittore che l’accompagna. “Io non volevo fare la poetessa, anzi, non so neppure se lo sono”, spiega a Greg, al quale balzano subito in mente le parole della grandissima Marina Cvetaeva: Ai miei versi scritti così presto, che nemmeno sapevo d’esser poeta, scaturiti come zampilli di fontana, come scintille dai razzi. È così che comincia un’improbabile amicizia, che attraversa le generazioni e i preconcetti e li trascina in un’avventura on the road emozionante, a colpi di versi, musica, incontri eccezionali, qualche paura e molto, molto amore.

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