Cambiare si può, Venturelli sulle elezioni provinciali
Antonio Grassi, sindaco di Casale cremasco, sul richiamo al voto degli amministratori comunali, per la elezione del presidente dell’amministrazione provinciale è stato come al solito efficace nel denunciare “ lo stato comatoso nel quale versa la politica locale.”
Altri interventi, sul tema, nelle settimane scorse, hanno scoperto un po’ tardivamente le distorsioni della riforma del Delrio (anno 2014 ), strategicamente fallimentare in ogni senso, dopo la bocciatura referendaria riguardante anche l’eliminazione delle province.
Da tutte le parti adesso si invoca la necessità di uscire dalla precarietà creatasi, tuttavia con scarsa credibilità, perché in nessuno dei recenti governi, l’argomento è mai stato posto all’ordine del giorno.
Nessuna forza politica a livello nazionale, come a quello provinciale, in questi anni, ha avanzato proposte e modifiche della legge vigente, nemmeno l’ipotesi di una semplice leggina, per annullare il taglio della elezione diretta del presidente della Provincia, da parte dei cittadini.
A questo ultimo proposito, il risultato, nella nostra provincia, è sotto gli occhi di tutti.
La Comunità socialista cremasca da tempo si è espressa a favore dell’idea di anticipare un provvedimento specifico nel quadro di una rivisitazione più generale delle autonomie locali (comuni, province e regioni ).
Lo abbiamo ribadito anche in occasione del turno elettorale del 25 agosto scorso, invalidato poi dalla ineleggibilità del candidato vincente.
Oggi, a fronte di un quadro politico che vede il centro sinistra ricandidare Mirko Signoroni, ed il centro destra astenersi dal voto, più che schierarsi meccanicamente a sostegno dell’uno o dell’altro schieramento, pensiamo decisamente più utile invitare i sindaci ed i consiglieri comunali, non organici agli schieramenti costituitisi, ad una riflessione che vada oltre il ritorno alle urne del prossimo 23 novembre.
Affinchè non si ripetano più situazioni, come quella in corso, su altre questioni, riteniamo essenziale aumentare il livello di coordinamento, tra le liste realmente civiche, ora senza alcun ruolo nella interlocuzione con i partiti ed i comuni principali della Provincia, fautori delle forzature in atto.
In questo senso, solleciteremo innanzitutto gli amministratori di area socialista, mettendoci a loro disposizione per lo sviluppo di confronti sociali, economici ed infrastrutturali del territorio, che riscattino le piccole comunità e la loro significativa rappresentanza nella nostra realtà provinciale.
Insisteremo perché si costruisca una ambito di discussione partecipato e fecondo di proposte che innalzino la qualità del dibattito politico – amministrativo, della nostro territorio, come il sindaco Grassi, auspica continuamente, ma altrettanto spesso, isolatamente.
Per la comunità socialista cremasca Virginio Venturelli