Quindi, dopo il gettonatissimo (e letto) primo romanzo, “I fiori hanno sempre ragione”, scritto da Roberta Schira arriva ora il libro dell’estate, intitolato: “Le margherite sanno aspettare”. Ecco, qualche dritta ufficiale sull’ultima, attesa novità editoriale della Schira, “Madame” del giornalismo italiano: ”Serve perdersi per rinascere più forti. Alla Mariconda, una casa affacciata sul mare e immersa nel verde, nulla accade per caso. Qui, dove le pareti custodiscono ricordi e la natura parla con voce antica, cinque donne si ritrovano per un tempo sospeso. Un blackout le isola dal mondo esterno. Ma è proprio il buio a rivelare la luce che ognuna porta dentro di sé. Camilla, erede e custode designata della Mariconda, scopre un misterioso manuale: il Canto per Cuori Inquieti. Ne diventa guida, testimone e interprete, accompagnando le altre donne – diverse per età, storie e ferite – in un viaggio interiore di ascolto, trasformazione e rinnovamento. Attraverso riti, sogni, bagni nel ruscello, il cucinare insieme e parole condivise davanti al camino, ciascuna affronta ciò che ha taciuto troppo a lungo. Roberta Schira, autrice di ‘I fiori hanno sempre ragione’, amato da pubblico e critica, regala ai suoi lettori una nuova storia di rinascita. Con una scrittura poetica e intensa, dà voce a un femminismo gentile, fatto di forza, empatia e consapevolezza”. Questo è un momento magico per la Gran Maestra della Confraternita del Tortello, (in missione in Francia, a Melun, per promuovere il piatto cremasco). A tal proposito, questo è il suo post social di mercoledì 21 maggio: “Oggi non ho solo messo il rossetto. Ho attraversato un bivio — uno vero, uno in TV. Sono stata a registrare Storie di donne al bivio, su Rai 2, con Monica Setta. Va in onda tra giugno e luglio, ma il mio cuore è già in prima serata.
Ho parlato del mio prossimo romanzo Le margherite sanno aspettare edito da Garzanti i e di cosa significa fare il critico gastronomico oggi; delle mie 7 regole, il  Canone Schira per giudicare un ristorante.
Nella vita, i bivi non sono cartelli: sono sussurri, dubbi, strade che sembrano chiuse. E ogni volta, ho seguito l’intuizione. Quella scomoda, quella che non ha Google Maps. Eppure, eccomi qui. Dietro le quinte, davanti a me stessa.
PS: Le truccatrici RAI di via Teulada sono maghe, fate, creature mitologiche armate di pennelli. Applausi”
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stefano mauri

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