Caos vaccini a Cremona, il sindaco Bonaldi ci spiega cosa è successo

Caos vaccini a Cremona, il sindaco Bonaldi ci spiega cosa è successo

CAOS VACCINI, PROVINCIA DI CREMONA CAPUT MUNDI

FACCIAMO CHIAREZZA SU COSA E’ SUCCESSO CON IL SINDACO BONALDI

All’ora di pranzo sui social è stata pubblicata la notizia (in primis dal consigliere democratico, Matteo Piloni) che a Cremona 550 dosi di vaccino anticovid rischiavano di essere sprecate, poiché il sistema di prenotazione di regione Lombardia non aveva inviato gli sms di convocazione. Nemmeno un’ora dopo sulla pagina social di ASST Cremona si invitavano i cittadini a non recarsi all’hub alla ricerca delle dosi, poiché l’appello era già stato ampiamente raccolto e le dosi assegnate. Ma quindi cosa è successo in questo breve lasso di tempo? Ce lo spiega il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi: “Ho personalmente parlato con il sindaco di Cremona Galimberti, è effettivamente accaduto ciò, ma purtroppo era già avvenuta la stessa incresciosa situazione ieri. L’appello è stato rivolto solo agli over 80, che avevano già la prenotazione nei giorni successivi ed essendo l’hub di Cremona fiere quello con maggiori dimensioni e con una posizione extraurbana, si evita di creare anche pericolosi assembramenti. Sono le conseguenze della -non- gestione disastrosa della piattaforma ARIA e purtroppo il passaggio a quella di Poste Italiane è previsto solo per la metà di aprile. La questione è che questa piattaforma è assolutamente non programmata: pensiamo agli anziani costretti a fare un centinaio di chilometri nei giorni scorsi, da Spino a Casalmaggiore, a un cittadino di Varese che ieriè finito a Cremona e oggi all’hub in Sanitas sono convocati per il vaccino gli insegnanti di Mantova. Mi chiedo come sia possibile creare anche questo disagio, in un periodo già difficile: devono girare le carte, non le persone. Noi sindaci abbiamo un ruolo prettamente logistico: individuare e mettere a disposizione spazi, chiamare a raccolta i volontari, ma purtroppo non abbiamo alcun ruolo nella gestione organizzativa. Se ce lo avessimo sono certa che le cose andrebbero meglio, perché noi gli anziani sappiamo come raggiungerli uno ad uno. Purtroppo questa è una gestione vergognosa, inadeguata e non all’altezza di quell’eccellenza lombarda, che ormai metto seriamente in discussione, fondandomi anche su questi ultimi, evitabili, accadimenti”

barbara locatelli

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