“Possono continuare a organizzare banchetti e ad amplificare ciò che vogliono sui social, per cercare di instillare la paura nei cuori dei cremaschi, ma la gente, perlomeno, la gran parte, non ha l’anello al naso.
Crema, oltre a essere, in effetti, una città sicura, viene anche percepita come tale.
Non è certamente quel malfamato sobborgo di Caracas che taluni vorrebbero far credere.
Questo, anche senza valutare le statistiche criminali e senza considerare che l’ordine e la sicurezza pubblica cittadina fanno capo al Commissariato di Pubblica Sicurezza e non al Sindaco”.
Così postò via social, Paolo Pissavini, scrittore, Cremasco del Fare, acuto e leale osservatore della realtà e Carabiniere in congedo…
stefano mauri