Carlo Cracco: Tamponi agli addetti ai lavori della ristorazione. E Delivery

Carlo Cracco: Tamponi agli addetti ai lavori della ristorazione. E Delivery

Intervistato da Carlo Annovazzo per il quotidiano La Repubblica, ecco lo chef Carlo Cracco ha detto cose squarcianti, illuminanti sul futuro della ristorazione italiana. Ecco i passaggi più significativi della sua ricca, interessantissima intervista…

 

Cracco, come ripartirà il mondo della ristorazione?

«Con grandissima difficoltà. In tanti dopo due mesi di stop assoluto e soprattutto dopo altri mesi futuri di poco lavoro dovranno chiudere. Si salverà chi è nei piccoli borghi, che ha avuto minori problemi sanitari e ha costi minori di gestione. E chi ha attività familiari. Ma prima di ogni considerazione voglio parlare di un problema vero: bisogna prima di tutto fare i tamponi ai dipendenti dei ristoranti. Perché io devo assicurare a chi viene da me la massima sicurezza sanitaria così come gliela assicuro sul cibo. Stiamo parlando di trasparenza, di salute. C’è gente che ha perso i propri cari, chi sta soffrendo per amici in difficoltà. E la risposta per ripartire è la distanza?».

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 Così parlò Cracco, di casa a Crema, capitale del Granducato del Tortello ove risiede il suo dentista Sante Barbati, ripreso proprio con lui nella foto che vedete in pagina.

 

 

 

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