L’assessorato alla Cultura ha promosso la terza edizione del bando dedicato agli artisti under 35 e ha ricevuto 14 progetti di mostre provenienti da tutta Italia: proposte di personali e collettive, caratterizzate da una varietà di linguaggi e tipologie di allestimento, dalla pittura all’installazione, dall’uso della fotografia al video.
La commissione di valutazione si è riunita il 31 marzo 2020 ed era composta da Stefano Raimondi, curatore, presidente TheBlank Bergamo e direttore artistico ArtVerona, Andrea Pernice, ceo Pernice Comunicazione, imprenditore sensibile all’arte contemporanea e dall’assessore alla cultura Emanuela Nichetti, la responsabile dei Servizi Culturali del Comune di Crema Francesca Moruzzi, Responsabile, la referente delle attività culturali e coordinatore di progetto, Silvia Scaravaggi.
I tre progetti vincitori, a cui è assegnata la possibilità di realizzare una mostra con supporto grafico ed economico nel 2020 o nel 2021, a seconda delle disposizioni connesse all’emergenza in corso, sono:
Il disegno di Mariacristina Cavagnoli (Nuwara Eliya-Sri Lanka, 1990)
La commissione ha valutato il progetto vincitore per la qualità estetica dell’opera dell’artista e la coerenza intrinseca nel lavoro presentato. Il corpus di opere di grande formato ben si adatta al luogo dedicato all’allestimento della mostra. Si ritiene interessante lo sviluppo in ambiente espositivo, per la prima personale dell’artista, della ricerca sull’intimità fisica collocata in spazi aperti e in spazi chiusi, sulla trasformazione del soggetto in altro da sé, in ritratti completi o frammentati, con particolare attenzione per il corpo indagato e trasformato con il solo uso della matita su carta.
- foto 1 – Mariacristina Cavagnoli, Corpo solido, 2019. Matita e gomma-matita su carta. 120x175cm. Foto credit Maria Parmigiani
- foto 1 bis Mariacristina Cavagnoli, Corpo solido, dettaglio, 2019. Matita e gomma-matita su carta. 120x175cm. Foto credit Maria Parmigiani
Sindoni vegetali di Gaia Bellini (Bardolino – VR, 1996) associata a LOOK AT THE SUNFLOWER, he said, there was a dead gray shadow against the sky… di Ludovico Colombo (Treviglio – CR, 1998)
Entrambi gli artisti lavorano con modalità differenti ma consonanti su aspetti legati alla sacralità, ai luoghi/non luoghi, al collegamento tra realtà esteriore e paesaggio interiore.L’opera di Gaia Bellini, con tele pittoriche di grande e media dimensione, si concentra sulla bellezza dell’impermanenza, facendo vibrare i supporti con l’uso di colore naturale e stampa botanica. Il progetto di Ludovico Colombo unisce disegni a grafite su carta ad opere scultoree che indagano il limite tra immenso e minuscolo, il rapporto con il paesaggio e l’interiore. L’osservazione per l’elemento naturale anche per Colombo è centrale come per Bellini, gli artisti portano a differenti risultati questa riflessione che in un dialogo in doppia personale può esaltare le caratteristiche e peculiarità della ricerca di entrambi.
- foto 2 – Gaia Bellini, Sindone vegetale, stampa botanica su tela, 22.5×20 cm, 2019
- foto 3 – Ludovico Colombo, Psico Cartografia, 2018, grafite su carta, 10 moduli 25,2 cm x 18,3
(G)olden Earth di Eugenia Naty (Gallipoli – LE, 1992)
Il progetto di Eugenia Naty è centrato sulla installazione come linguaggio in grado di creare una narrazione fisica e ideale in cui lo spettatore possa immergersi.
La riflessione artistica è concentrata sul rapporto tra uomo e natura alla ricerca del significato di responsabilità ecologica e rimettendo al centro una sacralità di relazione rispettosa e virtuosa tra individuo e ambiente. Valore aggiunto del progetto è aver dimostrato di tener conto delle caratteristiche interne ed esterne del luogo selezionato per la mostra.
- foto 4 – Eugenia Naty, The Way, dettaglio, 2019.
- foto 5- Eugenia Naty, Render dell’ingresso del Museo per la futura mostra (g)olden Earth
Una menzione speciale e simbolica è data ad Alfredo Romio (Corigliano Calabro, 1994) da parte di Pernice Comunicazione: l’artista con le sue opere realizza una istantanea molto precisa del nostro tempo e una reinterpretazione critica di un messaggio attuale. L’ironia di cui è permeato il lavoro è interessante su più livelli, da quello comunicativo a quello artistico.
https://www.instagram.com/van_alfred_art/
#ccsacontemporaneo è un progetto del Comune di Crema – Assessorato alla cultura, alla seconda edizione nel 2019, nato per dare spazio alla ricerca artistica e avvicinare il pubblico agli artisti emergenti. Le Sale Agello del Museo Civico di Crema e del Cremasco sono il luogo prescelto per la realizzazione di tre mostre annuali dedicate ai progetti di artisti under35.