Ceravolo: vi racconto come è andata veramente tra me, il Pd, don Inzoli e la scuola di Cielle

Ceravolo: vi racconto come è andata veramente tra me, il Pd, don Inzoli e la scuola di Cielle

Carissimi,
ho visto stamattina il vostro articolo del 26 aprileVecchi giornali, quando a Ceravolo mancava don Inzoli e confessava che il Pd lo aveva consigliato su come costruire la scuola di Cielle”. Chi lo legge pensa che ci siano state chiassà quali inconfessabili collusioni tra Ceravolo, il PD in generale e don Inzoli /CL. Francamente, non è vero niente,e se permettete vi racconto come sono andate le cose, giusto per amore di verità.

Quando quell’articolo fu scritto, nessuno sapeva la vera ragione dell’allontanamento di don Inzoli; al contrario, fu messa in giro la voce artatamente che fosse per motivi di salute, come il giornalista dichiara esplicitamente. Si sussurrava addirittura che fosse in chemioterapia per una situazione clinica molto seria. Con questa convinzione, era per me normale rendere omaggio a una persona che per 15 anni ha fortemente segnato la vita cittadina, e che ha certamente lasciato un grande vuoto in chi per anni l’ha avuto come guida.
Ma la vera questione è un’altra, che periodicamente torna alla ribalta delle polemiche cittadine: c’è qualche responsabilità mia e della mia Amministrazione nella vicenda della scuola di CL?

Come riportato nelle mie dichiarazioni, i primi approcci tra CL e il Comune sono stati molto conflittuali: CL aveva avanzato la richiesta di erigere la scuola in un’area lungo via Libero Comune, ritenuta da noi non idonea e non a norma di PRG.  Don Inzoli in particolare reagì molto duramente al rifiuto del Comune, accusandoci di voler negare la scuola non per ragioni amministrative, ma perchè pregiudizialmente avversi a CL. I Ciellini martiri e vittime di una Amminsitrazione comunista e illiberale….

Ovviamente in tutte le sedi abbiamo rigettato questa lettura, e a dimostrazione del fatto che non c’era un rifiuto ideologico, quando si presentò una soluzione differente, non in contrasto col PRG, li abbiamo consigliati su come indirizzare la procedura per l’autorizzazione edilizia, così come è stato fatto per molte altre imprese e cittadini. Questo è stato fatto in assoluta trasparenza, tramite la Segreteria e l’Ufficio Urbanistico del Comune; il PD non c’entra per nulla.   Se poi la Fondazione Charis è stata messa in liquidazione e la scuola non è stata completata, è stato per altri motivi, non certo per illegittimità nelle procedure di autorizzazione edilizia.

Come vedete, nelle mie dichiarazioni di allora non c’è nulla di scandaloso; è normale che dopo aver constatato che il Comune non era contario per pregiudizio, i rapporti tra me e don Inzoli si siano rasserenati, dopo un inizio più che burrascoso.  Con la mia Amminsitrazione c’è stato comunque solo l’avvio della concessione edilizia; le successive richieste di finanziamento avanzate dalla Fondazione Charis tramite il Comune di Crema sono avvenute anni dopo, con l’Amministrazione Bruttomesso.

Vi ringrazio anticipatamente se vorrete pubblicare queste mie note, e vi auguro un buon lavoro

Claudio Ceravolo

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